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27 Ottobre 2025 - 23:00
A dieci anni dalla nascita di Telt, la società binazionale che gestisce la linea ferroviaria ad alta velocità tra Torino e Lione, arriva un bilancio dettagliato sullo stato di avanzamento dell'opera: su 160 chilometri di gallerie previste ne sono stati scavati 45, circa il 28% del totale. Un traguardo significativo che testimonia la concretezza di un'infrastruttura ormai pienamente in fase di realizzazione.
A tracciare il quadro della situazione è Maurizio Bufalini, direttore generale di Telt, durante la conferenza "Future Cornerstones - Le condizioni essenziali per le infrastrutture del futuro, dalla progettazione alla gestione", organizzata a Palazzo Farnese, sede dell'ambasciata di Francia, in apertura del Forum Torino-Lione 2025. L'incontro ha rappresentato l'occasione per riflettere non solo sui progressi tecnici, ma anche sulle strategie che stanno guidando la realizzazione di una delle opere più importanti del panorama infrastrutturale europeo.
Tutti gli appalti per i lavori civili sono stati aggiudicati, con interventi realizzati per un miliardo di euro nel 2024 e un altro miliardo previsto per il 2025. L'infrastruttura, come sottolinea Bufalini, è interamente in corso di realizzazione. Il prossimo step cruciale sarà l'aggiudicazione dell'appalto per gli impianti tecnologici, prevista per il 2027. Da quel momento si procederà verso il completamento definitivo dell'opera, con la messa in esercizio fissata al 2033.
Durante la conferenza sono emerse riflessioni importanti sul futuro delle grandi infrastrutture. Manager ed esperti internazionali si sono confrontati in due tavole rotonde, affrontando temi che spaziano dalla governance all'innovazione, fino al principio cardine della sostenibilità. Il presidente di Telt, Daniel Bursaux, ha evidenziato come la società si sia evoluta adattandosi a scenari mutevoli: «In occasione del decimo anniversario di Telt abbiamo riflettuto sulle lezioni apprese per definire le chiavi del successo delle infrastrutture di prossima generazione. In Telt ci siamo evoluti adattandoci a scenari che, in questi dieci anni, sono cambiati spesso e repentinamente, ma senza perdere di vista l'obiettivo definito dagli Stati».
Tra i relatori intervenuti è emersa una concordanza sostanziale su un punto fondamentale: per rendere sostenibili le infrastrutture della prossima generazione serve una governance più agile, capace di coniugare una visione di lungo periodo con un'innovazione che non sia solo tecnologica, ma anche giuridica e sociale. La sostenibilità è stata definita più volte come un criterio non negoziabile nella progettazione e realizzazione delle opere pubbliche.
Manuela Rocca, direttrice generale aggiunta Italia di Telt, ha illustrato l'approccio adottato nel progetto: «Al di là dei contratti sottoscritti, regolatori degli aspetti tecnici e finanziari, abbiamo un Patto di sostenibilità» tra le imprese coinvolte nella Torino-Lione «che fissa quattro principi: territorio, etica, ambiente e persone. Sono queste le nostre priorità». Rocca ha poi aggiunto che durante la realizzazione dell'opera l'innovazione, le nuove proposte e le buone pratiche che emergono vengono discusse costantemente per migliorare e cogliere le opportunità che si presentano.
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