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Giardini sotto osservazione

Pozzo Strada, controlli e dibattito sui giardini dell’ex Venchi Unica

Il Comune ridimensiona le segnalazioni, ma i residenti spingono per una chiusura serale dell’area

Scorribande nei giardinetti ex Venchi Unica, residenti chiedono più controlli

Immagine d'archivio

Dopo mesi di segnalazioni per schiamazzi e bivacchi, i giardini dell’ex Venchi Unica nel quartiere Pozzo Strada tornano al centro della discussione pubblica. Il tema è stato affrontato in Consiglio comunale a seguito di un’interpellanza del consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Russi, che ha raccolto le lamentele dei residenti per episodi di disturbo notturno e danneggiamenti.

Secondo Russi, la situazione richiede un intervento deciso: «Non si tratta di semplici ritrovi, ma di problemi di vivibilità che si ripetono da tempo». Il consigliere ha citato casi di risse, presenza di motorini nell’area pedonale, accensione di fuochi e perfino l’abbandono di un divano usato come giaciglio.

A rispondere è stato l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda, che ha illustrato i risultati dei controlli effettuati durante l’estate. La Polizia municipale ha condotto 13 sopralluoghi tra luglio e settembre, identificando una trentina di persone ma senza riscontrare violazioni gravi o episodi di vandalismo. L’amministrazione ritiene quindi che la situazione non richieda misure straordinarie, pur restando disponibile a valutare interventi per migliorare la vivibilità dell’area.

Parallelamente, i residenti hanno deciso di procedere autonomamente. Il supercondominio che riunisce gli edifici circostanti ha approvato un progetto per installare cancellate e accessi regolamentati, con chiusura notturna dell’area verde. Il costo stimato è di circa 10 mila euro, cifra necessaria per presentare la richiesta ufficiale al Comune.

Nel quartiere le opinioni restano divise: alcuni sostengono la necessità di recintare il parco per tutelare il riposo e la sicurezza, altri temono che la chiusura limiti la fruizione degli spazi pubblici. Le segnalazioni raccolte nelle scorse settimane parlano di gruppi presenti fino a tarda notte, musica ad alto volume e rifiuti abbandonati.

Il confronto, ora, si sposta in Circoscrizione 3, dove si discuteranno possibili soluzioni urbanistiche e di sorveglianza leggera per ridurre i disagi e preservare la funzione sociale dei giardini, nati come spazio pubblico di aggregazione nel cuore del quartiere.

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