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Il caso

La Lega dice “No” al vetro nel giardino dello spaccio

Ieri la lettera della consigliera Daniela Rodia al prefetto

Bivacco a cielo aperto al Madre Teresa

Bivacco a cielo aperto al Madre Teresa

Chiede solo un po’ di tranquillità per i giardini Madre Teresa di Calcutta, situati nel quartiere di Aurora. Schiamazzi, bivacchi e spaccio, regnano incontrastati in quella porzione di area verde che la Città aveva più volte provato a riqualificare (l’ultimo tentativo quello fatto col progetto Intreccio, finanziato con un contributo complessivo di 240mila euro destinato a sostenere tre anni di attività ludiche nel quartiere). Per questo la consigliera della Circoscrizione 7 in quota Lega Daniela Rodia non si ferma. «Chiediamo il divieto di introduzione di vetro dell’area. L’obiettivo primario è tutelare l’incolumità dei bambini e delle famiglie che lo frequentano», dice nella lettera inviata ieri al prefetto di Torino per intervenire con un’ordinanza. «Affinché si possa colmare il vuoto di azione da parte dell’Amministrazione», motiva.

La richiesta, infatti, nei mesi scorsi era approdata in Centro civico, venendo bocciata dalla maggioranza, insieme alla richiesta di un cancello per la sua chiusura serale.

Poi ancora lunedì scorso era stata l’onorevole e consigliera comunale Elena Maccanti (Lega) a chiedere una soluzione all’assessore alla Sicurezza di Palazzo civico Marco Porcedda che, però, una risposta non l’ha data. Adesso così l’ultima “spiaggia” per un po’ di pace sembra essere il prefetto.

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