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il lutto

Addio ad Alberto Bertone, l'azienda rimane in famiglia, ecco chi sarà il successore

Dopo la scomparsa del fondatore, il futuro della società guarda al fratello Fabrizio

Addio ad Alberto Bertone, l'azienda rimane in famiglia, ecco chi sarà il successore

La notizia della morte di Alberto Bertone, 59 anni, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, ha colto di sorpresa il mondo economico e politico piemontese. L’imprenditore combatteva da mesi contro una grave malattia, ma il repentino peggioramento delle sue condizioni ha lasciato sgomento colleghi, collaboratori e amici.

La storia di Sant’Anna nasce nel 1995, quando il padre Giuseppe Bertone individuò la sorgente Rebruant a Vinadio, nelle Alpi Marittime. Da quella intuizione prese forma un’azienda che, in pochi anni, sarebbe diventata un’eccellenza nazionale e internazionale nel settore delle acque minerali. Sotto la guida di Alberto, Sant’Anna è cresciuta fino a raggiungere un giro d’affari di oltre 334 milioni di euro, imponendosi come simbolo dell’imprenditoria piemontese.

Solo un anno fa, Bertone aveva realizzato la prima grande acquisizione della società, la francese Eau Neuve, per un valore di circa 50 milioni di euro, e stava lavorando a nuovi progetti di espansione. Ora tutto è sospeso, ma l’orientamento più probabile è che l’azienda resti nelle mani della famiglia, almeno in questa fase di transizione.

Il nome più accreditato per la successione è quello del fratello Fabrizio Bertone, manager di esperienza e già alla guida del ramo edile del gruppo familiare. Alberto lascia anche due figli, una bambina di dieci anni e un ragazzo di venti, che studia a Milano e potrebbe in futuro entrare nel mondo aziendale. Accanto alla famiglia, non mancano i manager cresciuti all’interno dell’impresa, tra cui potrebbe emergere un nuovo direttore generale.

Dai vertici di Sant’Anna arriva un ricordo commosso: «Il lascito di Bertone va oltre i risultati economici. Era un uomo di grande umanità, vicino ai collaboratori e profondamente legato al territorio». Un imprenditore che ha saputo coniugare visione, etica del lavoro e innovazione, come sottolineano le parole del presidente della Regione, Alberto Cirio: «Con il suo coraggio e la sua capacità di innovare ha dato vita a un’eccellenza piemontese».

Anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, lo ricorda con affetto: «Torino perde un grande imprenditore e una persona di straordinaria umanità. È stato un amico e un esempio di dedizione e passione».

I funerali di Alberto Bertone si terranno giovedì alle 9, nella chiesa della Gran Madre di Dio a Torino. Con lui se ne va una figura che ha saputo unire impresa e valori, lasciando un’eredità che va ben oltre il successo di un marchio.

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