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Il caso

Piemonte, scontro in Consiglio sul gender gap: «Rifiutato il question time proprio il 25 novembre»

La denuncia di Conticelli (Pd): «Tema giudicato non urgente»

Piemonte, scontro in Consiglio sul gender gap: «Rifiutato il question time proprio il 25 novembre»

Foto d'archivio

La consigliera regionale del Partito democratico Nadia Conticelli ha criticato la maggioranza di centrodestra in Regione Piemonte dopo il rifiuto di discutere il question time sulla violenza economica nella seduta coincidente con il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere. “Neppure la ricorrenza del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, è per il Presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e per la sua maggioranza motivo sufficiente per parlare di gender gap in aula”, afferma Conticelli, ricordando che “il presidente infatti ha rifiutato l’interrogazione urgente sul tema della disoccupazione femminile, per la quale il Piemonte è peraltro ‘maglia nera’”.

Nel ricostruire il suo lavoro sul tema, Conticelli ribadisce: “La violenza economica è riconosciuta come la radice prima della violenza contro le donne, la causa principale che spesso le tiene inchiodate a situazioni tossiche che potranno costare loro la vita”. A tale scopo, spiega di avere presentato “un anno fa una proposta di legge per modificare la legge regionale sulla violenza di genere introducendo, come è avvenuto a livello nazionale, la specifica della violenza economica”, e di avere depositato “qualche mese fa una interrogazione sull’attivazione della legge per la parità retributiva votata all’unanimità nel 2021 e oggi ancora inattuata, non è stato predisposto neppure il Regolamento attuativo”.

Conticelli sottolinea di non avere ricevuto risposte: “Non ho ricevuto alcuna risposta per nessuna delle due, quindi ho riproposto il tema tra i question time di oggi, pensando che trattarlo proprio nella ricorrenza del 25 novembre sarebbe stato qualificante per tutta l’aula”. Ma, aggiunge, “la Giunta si è rifiutata di venire a rispondere e il presidente Nicco ha rifiutato l’argomento ritenendolo ‘non collegato a scadenze imminenti’. Quindi la prevenzione della violenza di genere non è stata valutata ‘una scadenza imminente’”.

Secondo la consigliera, questa impostazione non è nuova: “Già un anno fa avevamo sollecitato risposte sullo stesso argomento, rese in modo assolutamente insoddisfacente, quindi che non sia una priorità per il centro destra ci è assolutamente chiaro”. Conticelli chiude richiamando i dati sul lavoro femminile in Piemonte, “che segnalano la punta di un iceberg”: “Tra le giovani donne piemontesi sotto i trent’anni lavora poco più di un terzo, 883.000 donne piemontesi risultano fuori dal mercato del lavoro, spesso a causa della mancanza di servizi di welfare e del peso del ruolo di caregiver”.

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