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Il caso

A Torino solo 154 semafori sonori su 665, Damilano: "Non sono sicuri"

Tra 475 pedoni investiti e 9 vittime nel 2024, solo il 23% dei semafori torinesi è sonoro: la richiesta di un censimento per garantire attraversamenti sicuri a ciechi e ipovedenti

I semafori di corso Traiano

I semafori di corso Traiano

A Torino ogni anno sono quasi 500 i pedoni investiti tra le strade della città (per la precisione 475 in tutto il 2024). Vuoi per strisce pedonali a volte introvabili, vuoi per la poca prudenza degli automobilisti. Fatto sta che nel 2024 sono state ben 9 le vittime della strada. E attraversare le vie torinesi può essere ancora più complesso per ciechi e ipovedenti. E' questo il tema al centro del dibattito portato lunedì scorso in Sala Rossa dalla consigliera Silvia Damilano (Torino Bellissima), che ha chiesto lo stato e il numero di semafori sonori presenti in città.

A rispondere l'assessora alla Mobilità di Palazzo civico Chiara Foglietta: poco meno di uno su quattro, 154 su 665. "I semafori dotati di sensori sonori sono circa il 23% di quelli totali e si concentrano soprattutto nelle Circoscrizioni 1 e 8 dove si trova la maggior densità di servizi (uffici pubblici e sedi universitarie) e i principali nodi ferroviari", spiega Foglietta. Qui sarebbero rispettivamente 41 e 30 gli attraversamenti sonori. I restanti, invece, sono così divisi: in Circoscrizione Due 19, alla Tre 15, alla Quattro 13, alla Cinque e alla Sei 22, alla Sette 17.

Ancora molto pochi per la consigliera Damilano, che ne chiede un censimento e un monitoraggio accurati: "È fondamentale che i semafori sonori siano diffusi il più possibile, per garantire ai non vedenti e ipovedenti un attraversamento pedonale sicuro e autonomo - osserva - Le norme ci sono, sia nazionali sia europee. Torino come città accessibile a tutti sarebbe un traguardo importante".

Secondo la normativa nazionale e le direttive europee, infatti, i semafori dotati di segnalazione acustica rappresentano uno strumento essenziale per la mobilità autonoma, permettendo alle persone con disabilità visiva di attraversare in sicurezza gli incroci cittadini.

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