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TORINO
27 Novembre 2025 - 20:05
Foto Depositphotos
Fondazione Onda ETS ha conferito tre prestigiosi Bollini Rosa all’ospedale Sant’Anna di Torino, riconoscendo l’eccellenza della struttura nell’offerta di servizi dedicati alla salute della donna per il biennio 2026-2027. La cerimonia si è svolta presso il Ministero della Salute, sottolineando l’importanza nazionale di questo riconoscimento.
Il Bollino Rosa premia gli ospedali che si distinguono per la promozione della medicina di genere, con particolare attenzione alla prevenzione, diagnosi e cura delle patologie femminili, ma anche di quelle che riguardano sia donne che uomini, grazie a percorsi ospedalieri in “ottica di genere”. Quest’anno sono stati premiati in totale 370 ospedali in tutta Italia, di cui 145 con tre Bollini, 183 con due e 42 con uno solo. Le strutture certificate costituiscono una rete innovativa e qualificata che accompagna le donne nella scelta consapevole dei luoghi di cura più appropriati.
Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda ETS, ha spiegato l’importanza dell’iniziativa: «Il lavoro fatto in queste 12 edizioni del Bollino Rosa è importante per rinnovare la nostra attenzione nei confronti della salute orientata al genere femminile». Ha sottolineato come il progetto stimoli gli ospedali ad adottare un approccio attento alle esigenze specifiche di ogni donna, incoraggiando anche l’accesso ai percorsi di prevenzione e cura.
Il Bollino Rosa viene assegnato ogni due anni dopo un’attenta valutazione che coinvolge un questionario con oltre 500 domande, analizzando la presenza di specialità cliniche femminili, l’appropriatezza dei percorsi multidisciplinari, l’accoglienza e l’offerta di servizi specifici come quelli contro la violenza di genere. Il comitato scientifico, guidato da Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità Pubblica, valida l’assegnazione tenendo conto anche di elementi qualitativi rilevanti. Ricciardi ha dichiarato: «Oggi, grazie all’impegno dei professionisti sanitari, il network conta 370 ospedali che offrono percorsi di cura pensati per le donne».
Tra le novità di quest’anno, sono state inserite per la prima volta le specialità di Oftalmologia e Medicina del Dolore, mentre è stata reinserita la Pediatria. Questo ampliamento riflette il crescente impegno per rispondere alle esigenze sanitarie delle donne in modo più completo e trasversale.
Flori Degrassi, membro dell’Advisory Board, ha evidenziato lo sforzo organizzativo e culturale che il Bollino Rosa ha stimolato negli ospedali: «Il Bollino Rosa è di fatto una certificazione di qualità delle strutture ospedaliere che non fotografa una realtà statica ma uno sforzo collettivo delle Direzioni ma soprattutto degli operatori sanitari». Ha inoltre ricordato come le strutture aderenti abbiano sviluppato numerosi Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali multidisciplinari e si siano attivate contro la violenza di genere anche nei pronto soccorso.
Il valore sociale del Bollino Rosa emerge anche nel contesto della mobilità sanitaria, che nel 2022 ha raggiunto un record di oltre 5 miliardi di euro, segno delle difficoltà di accesso alle cure e delle disuguaglianze territoriali. Nino Cartabellotta, Presidente di Fondazione GIMBE, ha commentato: «In un Servizio Sanitario Nazionale che rischia di frammentarsi tra territori, iniziative come questa rappresentano un presidio concreto di prossimità e di diritto alla salute per tutte e tutti».
Il network del Bollino Rosa propone inoltre eventi aperti alla comunità, come (H) Open Day, (H) Open Weekend e (H) Open Week, offrendo servizi gratuiti per sensibilizzare e diffondere la cultura della salute di genere. Le informazioni sulle strutture premiate e sulle loro offerte sono disponibili sul sito ufficiale: www.bollinirosa.it.
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