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Il progetto

Basta un tè caldo per dare conforto: la “buona-movida” in città

L'iniziativa della Comunità di Sant'Egidio Torino: circa 30 giovanissimi in "ronda" per portare viveri

Basta un tè caldo per dare conforto: la “buona-movida” in città

Giovedì sera. Poco dopo le 21. Un gruppo di ragazzi sui 19 anni è in centro, sotto i portici di via Po. Ma non è per fare “baldoria”, bensì per portare tè e caffè caldi, un pasto o altri beni di prima necessità ai numerosi senzatetto del centro. Sono una trentina i ragazzi della Comunità di Sant'Egidio a Torino coinvolti in questo servizio.

A coordinarli c'è Elisa, che si occupa del servizio da più di 15 anni: "Portiamo un pasto caldo, ma anche qualcosa che possano conservare: dei fazzoletti di carta qualche frutto". Conosce bene la realtà del centro e ha insegnato ai suoi ragazzi a non prendersela. "Ci sono persone in strada che non accettano il nostro aiuto. Spiego loro che hanno le proprie ragioni."

Il turnover, cioè il ricambio tra i senza fissa dimora, è molto alto. "Ce ne sono solo 5 o 6 'fissi'. Gli altri spesso al giro successivo non li troviamo più."

Per tanti dei ragazzi è la prima volta, ma pettorina blu e un po’ di buona volontà bastano per restituire dignità a chi passa ogni giorno in strada, pensando di averla persa.

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