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Pista bidirezionale strategica

Torino, ciclabile di via Giordano Bruno verso il completamento

Ultimi interventi su segnaletica e incroci, mentre emergono osservazioni su cordoli, pali e manutenzione

Torino, ciclabile di via Giordano Bruno verso il completamento

La nuova pista ciclabile bidirezionale di via Giordano Bruno è entrata nella fase conclusiva

La nuova pista ciclabile bidirezionale di via Giordano Bruno è entrata nella fase conclusiva. Il coordinatore alla Viabilità della Circoscrizione 8, Alberto Loi Carta, ha confermato che i lavori sono «in dirittura d’arrivo»: mancano la sistemazione dell’intersezione con corso Giambone, un tratto di segnaletica orizzontale tra via Montevideo e via Filadelfia e l’aggiornamento di alcuni cartelli stradali.

Il progetto prevede una ciclabile protetta dal marciapiede su un lato e dalle auto in sosta sull’altro. Il tracciato garantirà un collegamento continuo dal cavalcaferrovia di corso Bramante, dove si innesta con la pista esistente, fino al quartiere Filadelfia e alla zona del Moi, configurandosi come uno degli assi più estesi della mobilità ciclabile torinese. Lo scorso anno sono ripartiti i cantieri del secondo tratto, da corso Sebastopoli verso il Moi, con interventi di abbattimento delle barriere architettoniche e modifica dei marciapiedi.

All’incrocio con via Filadelfia, la pista si biforca in direzione della facoltà di Economia e della stazione Lingotto, proseguendo fino a via Bossoli, dove è stata regolamentata la sosta. Resta però incompleto il collegamento tra corso Corsica e via Pio VII, necessario per rendere il sistema pienamente continuo.

Parallelamente, sono state sollevate diverse osservazioni. Il consigliere di Casa Riformista, Alessandro Lupi, ha segnalato lo stato della recinzione del Pav, caratterizzata da deterioramenti e distacchi di materiale. Il coordinatore al Bilancio, Riccardo Tassone, ha proposto l’inserimento di cordoli a protezione del tracciato, soluzione che richiederebbe la rimozione dei parcheggi lungo il percorso. Ulteriori critiche riguardano la presenza di pali dell’illuminazione posizionati all’interno della pista, considerati elementi potenzialmente pericolosi.

Sul tema della gestione e della manutenzione è intervenuta anche la consigliera della Lega Claudia Amadeo, che ha chiesto chiarimenti sulla pulizia dei marciapiedi e sui costi legati alla cura delle nuove piste ciclabili, tema più volte segnalato dai residenti.

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