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Processo

Torino, sottrazione di minore e accuse di abusi: 31enne a processo insieme alla madre

I fatti risalgono al 2023 e coinvolgono una bambina allora di quattro anni

Torino, sottrazione di minore e accuse di abusi

Immagine di repertorio

Una 31enne è imputata davanti al tribunale di Torino per sottrazione di minore e calunnia. A dibattimento anche la madre della donna, accusata di diffamazione e stalking nei confronti del consuocero. I fatti risalgono al 2023 e coinvolgono una bambina allora di quattro anni.

Secondo l’impianto accusatorio, dopo la separazione dal marito, la donna avrebbe portato la figlia all’estero, prima in Romania e successivamente in altri Paesi europei, in violazione di un provvedimento del Tribunale che aveva disposto l’affidamento esclusivo al padre. I tentativi dell’uomo di ottenere il rientro della minore in Italia sarebbero rimasti senza esito, portando alla presentazione di una querela.

Nell' ottobre 2023 la 31enne si sarebbe presentata ai carabinieri di Mestre, denunciando il nonno paterno della bambina per presunti abusi sessuali, dichiarando di nutrire sospetti a suo carico. Le indagini successive non avrebbero riscontrato elementi a sostegno delle accuse. In seguito, secondo la Procura, la donna avrebbe minacciato il padre della minore di rendere pubbliche le accuse, anche tramite i media, condizionandole alle trattative sulla separazione.

Parallelamente, la madre della 31enne avrebbe avviato una campagna diffamatoria sui social network contro il nonno della bambina, pubblicando numerosi commenti con riferimenti a presunti abusi e contenuti ritenuti persecutori. Tali condotte sono state segnalate con denunce ai carabinieri dal nonno e dal padre della minore, assistiti dagli avvocati Vittorio e Francesco Pesavento.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Torino, hanno ricostruito gli spostamenti della 31enne, che avrebbe tentato di rendere difficile il rintraccio, fino a essere individuata in Germania, da dove sarebbe poi nuovamente fuggita. Nel frattempo, sul piano civile, si è aperto un contenzioso internazionale tra Italia e Romania sull’affidamento, conclusosi con decisioni sfavorevoli alla madre.

La bambina è rientrata in Italia ed è attualmente affidata al padre. Il processo penale a carico delle due imputate è fissato per gennaio.

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