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Haptena Therapeutics, round seed da 3 milioni per la nuova biotech fondata da ricercatori UniTo

La società sviluppa terapie mirate contro tumori legati a specifici oncogeni. Finanziamento interamente sottoscritto da Claris Ventures

Haptena Therapeutics, round seed da 3 milioni per la nuova biotech fondata da ricercatori UniTo

Haptena Therapeutics, nuova azienda biotecnologica fondata da Chiara Ambrogio e Roberto Chiarle, ha annunciato il proprio lancio e la chiusura di un round di finanziamento seed da 3 milioni di euro

Haptena Therapeutics, nuova azienda biotecnologica fondata da Chiara Ambrogio e Roberto Chiarle, ha annunciato il proprio lancio e la chiusura di un round di finanziamento seed da 3 milioni di euro, interamente sottoscritto da Claris Ventures, fondo di venture capital italiano specializzato in investimenti biotech in fase early-stage.

La società opera nel campo dell’oncologia di precisione e sviluppa approcci terapeutici innovativi per il trattamento di tumori causati da specifici oncogeni. Le risorse raccolte consentiranno ad Haptena di far avanzare la propria piattaforma di ricerca e di proseguire lo sviluppo del primo programma terapeutico, focalizzato su tumori caratterizzati da mutazioni del gene KRAS.

Haptena è stata fondata dalla professoressa Chiara Ambrogio, docente all’Università di Torino, e dal professor Roberto Chiarle, attivo presso il Boston Children’s Hospital – Harvard Medical School e l’Università di Torino. I due ricercatori vantano una consolidata esperienza nello studio della biologia del cancro e dei meccanismi di resistenza ai trattamenti oncologici, ambito su cui si basa l’approccio scientifico della nuova società.

Il gene KRAS è uno degli oncogeni più diffusi nei tumori solidi, con mutazioni presenti in circa il 25% dei tumori negli adulti, inclusi quelli polmonari, pancreatici e colorettali. Per molti anni considerato non aggredibile dal punto di vista farmacologico, KRAS è diventato un bersaglio terapeutico solo a partire dal 2021, con l’approvazione dei primi inibitori specifici. Tali trattamenti hanno mostrato benefici iniziali, ma sono spesso limitati dall’insorgenza di resistenze tumorali.

L’approccio sviluppato da Haptena mira a rafforzare lo standard di cura, intervenendo su vulnerabilità biologiche specifiche che emergono nei tumori dopo l’esposizione alle terapie anti-KRAS. In questa fase, il programma principale è indirizzato alla mutazione KRAS G12C, con l’obiettivo di raggiungere una validazione preclinica nel carcinoma polmonare non a piccole cellule.

Il finanziamento consentirà inoltre di definire un modello operativo replicabile, applicabile ad altri tumori guidati da differenti driver oncogenici, con l’obiettivo di costruire una pipeline di sviluppo scalabile.

Claris Ventures ha indicato Haptena come primo investimento del proprio secondo fondo, recentemente lanciato. L’operazione rafforza il ruolo di Torino come polo di ricerca e sviluppo nel settore biotech, valorizzando il trasferimento di competenze accademiche verso l’impresa.

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