Aurora-Barriera: trovato il miglior progetto che darà una "rambla" a Torino

Il progetto di rigenerazione urbana Aurora - Barriera entra in una nuova fase (anche se continua a spaccare i quartieri). La commissione di gara del Comune di Torino ha individuato la migliore offerta per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica ed esecutivo: a presentarla è stato il raggruppamento Land Italia srl – Sertec Engineering Consulting srl – Citec Italia srl, selezionato tra dieci proposte con un appalto da circa 600mila euro. Prossimo tassello la verifica della congruità. 

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Il piano complessivo vale quasi 26 milioni di euro e prevede nuovi arredi urbani, aree pedonali, una pista ciclabile, la piantumazione di circa 400 alberi e, come intervento simbolo, la “rambla” di corso Palermo: un graffito artistico lungo quasi tre chilometri, da corso Regio Parco a corso Boccherini. Quella che, secondo il sindaco Stefano Lo Russo, dovrebbe far sembrare Torino dall'alto "Broadway".

I cittadini si oppongono: "No al piano Aurora-Barriera, facilitiamo la vita dei pusher?"

Due petizioni, quasi 2mila firme, per modificare il progetto di riqualificazione

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«Il percorso verso la trasformazione di Aurora e Barriera prosegue senza sosta», ha commentato l’assessora alla Rigenerazione urbana Carlotta Salerno, parlando di quartieri più sicuri, accessibili e vivibili e di un confronto con cittadini e progettisti nelle prossime fasi. Ma continua ad alimentare il dissenso. Nei quartieri sono nate due petizioni, una per Aurora e una per Barriera di Milano, che insieme hanno raccolto quasi 2mila firme e che contestano l’impianto della riqualificazione, giudicata lontana dalle esigenze reali del territorio. «Abbiamo bisogni diversi», spiegavano i promotori auditi qualche settimana fa il commissione consiliare. "Quel che serve a noi è più illuminazione, ristrutturazione degli edifici abbandonati, il rifacimento del ponte Carpanini e servizi di prossimità", dice. Nel mirino soprattutto le modifiche alla viabilità di corso Palermo e l’assenza di una casa del quartiere. Mentre l’iter amministrativo va avanti, così, la rigenerazione urbana resta terreno di scontro tra Comune e cittadini.