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sauze d'oulx
29 Dicembre 2025 - 11:39
Dallo storico "Faro" di via Po alla Val di Susa. «Così riapriamo il cinema di Sauze d'Oulx»
La tradizione di famiglia l’ha iniziata il nonno Alberto, proprietario per 50 anni dello storico cinema Faro di via Po a Torino, poi venduto e diventato il Greenwich. L’amore per la settima arte però ha continuato a scorrere nelle vene della famiglia Di Saint Pierre, insieme a quello per la montagna. Due passioni che hanno trovato modo di “sposarsi” a Sauze d’Oulx, dove il figlio e la nipote di nonno Alberto stanno per riaprire il cinema della piccola località valsusina. Il nome? Faro ovviamente, per rispettare la tradizione di famiglia.
La data di apertura è fissata per il 2 gennaio con il film “Buen Camino”. Un momento che Sauze d’Oulx attendeva dalla fine del 2023, quando in un incidente stradale tra Sestriere e Pragelato era mancato Giuseppe Perotto, storico gestore della sala valsusina che all’epoca si chiamava Sayonara.
Da allora il grande schermo non si era più illuminato, fino a quando il Comune non ha deciso di cercare un nuovo gestore. E Margherita di Saint Pierre, 33 anni, ha ripensato a quelle giornate trascorse da bambina nella sala di via Po insieme a papà Alessandro, che oggi ha 68 anni e all’epoca era l’addetto al proiettore, e che ora vive proprio a Sauze d’Oulx. Una combinazione da cogliere al volo e così hanno fatto.
«Sappiamo che ci va coraggio, sia per investire su un cinema che per avviare un’attività in montagna - spiega Margherita - ma crediamo entrambi che sia importante non perdere questi luoghi anche nei paesi più piccoli». Margherita gestisce un B&B e farà la pendolare tra Torino e Sauze d’Oulx ma l’entusiasmo non manca. «Vorrei che questo cinema diventasse un punto di riferimento culturale della zona, non solo per i film. Sul palco potremmo ospitare presentazioni di libri e altri eventi». I progetti non mancano ma il tempo per ora è stato poco. «Abbiamo avuto le chiavi della sala solo a inizio dicembre - spiega - e quindi per il momento ci siamo limitati a pochi interventi con l’obiettivo di aprire il prima possibile per non perdere la stagione invernale. Poi faremo qualcosa di più radicale prima della riapertura estiva». Per ora, la sala da 200 posti aprirà fino all’Epifania e poi tutti i fine settimana, con film di botteghino ma anche d’autore «e non mancheranno quelli in lingua inglese, visto che Sauze d’Oulx in inverno è piena di turisti britannici». Poi Margherita e Alessandro valuteranno la risposta del pubblico che prima ancora di iniziare pare positiva: «Siamo stati accolti molto bene - racconta Margherita - in tanti, mentre lavoravamo all’interno, sono venuti a bussare alle porte per darci il benvenuto e chiederci quando avremmo aperto. In paese - conclude con un sorriso e le dita incrociate - c’è entusiasmo, speriamo che ci siano anche gli spettatori».
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