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Il caso David Rossi
27 Marzo 2023 - 11:00
David Rossi
La Camera ha approvato all’unanimità l’istituzione di una nuova commissione d’inchiesta per fare luce sulla morte di David Rossi, il capo della comunicazione del Monte dei Paschi che il 6 marzo 2013 perse la vita precipitando dalla finestra del suo ufficio al terzo piano di Rocca Salimbeni, a Siena.
In questi 10 anni si sono affastellate inchieste giudiziarie - due, a distanza di anni, giunte alla conclusione che si trattò di un suicidio -, consulenze tecniche e ricostruzioni di ogni genere che però non sono state sufficienti a tacitare dubbi e soprattutto l’ipotesi del complotto omicida
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Nel settembre scorso, dopo 14 mesi di audizioni infuocate dei protagonisti del periodo in cui la più antica banca del mondo crollò, una precedente commissione parlamentare d’inchiesta, promossa con forza da Fratelli d’Italia, si concluse con una relazione approvata faticosamente, anche perché il Pd decise di non partecipare al voto. La sintesi di questo documento? «Quasi tutti gli elementi raccolti conducono al suicidio di Rossi, ma con alcuni dubbi». Il braccio di ferro (anche politico) per la ricerca della verità non si è fermato nemmeno dopo l’evidenza della maxi perizia dei carabinieri del Ris, che, su richiesta della commissione stessa, simularono la caduta dalla finestra con strumenti di ultima generazione in grado di ricreare alla perfezione le condizioni di quella notte: buio e pioggia inclusi. Le conclusioni del rapporto dei carabinieri smontarono i dubbi della famiglia di Rossi. E il comandante Schiavone affermò: «Rossi spinto da terzi? Ipotesi non compatibile con le riprese del filmato». Ma allora perché, anche davanti a queste evidenze, il Parlamento ha varato un’altra commissione d’inchiesta? Il via libera è arrivato all’unanimità, ma a taccuini chiusi più d’uno dei 20 membri che ne fanno parte confessa che sotto la cenere covano variabili politiche. Durante la precedente indagine parlamentare, il giallo di Rossi è tornato quotidianamente alla ribalta, diventando anche terreno di scontro politico e con una forte eco mediatica.
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