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Patrimonio
04 Giugno 2023 - 17:59
E' qui il luogo dove i visitatori rimangono abbagliati dalla maestosità del Museo Egizio
Durante il weekend lungo tre giorni della Festa della Repubblica, da venerdì 2 a domenica 4 giugno 2023, il Museo Egizio ha accolto un totale di 14.196 visitatori. Questo numero si attesta su livelli simili a quelli registrati l'anno scorso, quando il museo registrò 17.026 persone, ma con la differenza che allora i giorni di ponte furono quattro anziché tre. In confronto al 2019, quando il museo aveva contato 5.501 visitatori in soli due giorni di festività, l'affluenza di quest'anno risulta notevolmente superiore. Insomma, in barba ai numeri, questo ponte è stato un successo.
Le giornate di venerdì 2 e sabato 3 giugno sono state le più frequentate, con rispettivamente 5.037 e 5.227 visitatori. Per far fronte all'elevato numero di richieste di prenotazione, il Museo Egizio ha adottato un orario speciale, prolungando l'apertura dalle 9 alle 20 posticipando così l'orario consueto di chiusura delle 18,30.
L'affluenza di visitatori al Museo Egizio durante il ponte della Festa della Repubblica dimostra ancora una volta l'interesse e l'importanza che il patrimonio culturale del gioiello di via Accademia delle Scienze suscita nei turisti internazionali.
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Oltre alle meraviglie delle migliaia di reperti custodi fra le mura del Museo che culminano nella maestosa Sala dei Re, da non perdere in questo periodo la mostra "Il Dono di Thot: Leggere l'antico Egitto" che ripercorre l’evoluzione delle scritture (ieratico, demotico, copto e geroglifico) e la varietà dei supporti su cui si scriveva, aprendo una finestra sull’ambiente, il pensiero e la società dell’antico Egitto.
Nell’anno 2022 ricorre il bicentenario della decifrazione dei geroglifici da parte di Jean-François Champollion. Questo evento storico segna la nascita dell’egittologia moderna e il Museo Egizio lo celebra con una mostra dedicata interamente alle scritture e alla lingua della civiltà egizia. Secondo il mito, fu il dio Thot a ideare l’arte della scrittura, divenendo patrono della conoscenza e degli scribi.
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La scrittura è uno strumento fondamentale per l’amministrazione del paese e, allo stesso tempo, componente essenziale della visione del mondo e dell’immaginario egiziano, veicolo del pensiero religioso e del rito, della rappresentazione del potere regale e dell’identità sociale delle élite.
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