l'editoriale
Cerca
Pensioni
02 Gennaio 2024 - 15:14
PENSIONI 2024: L'ATTESA HA UNA DATA!
Hai già segnato sul calendario il giorno in cui potrai andare a ritirare la tua pensione a gennaio 2024? Se stai ancora cercando di capire quando potrai avere tra le mani il tuo assegno, ho una notizia per te: ci sarà un piccolo ritardo! Sì, hai letto bene. Mentre solitamente il pagamento arriva puntuale come un orologio svizzero, questa volta dovrai attendere qualche giorno in più.
PERCHÉ IL RITARDO?
Tutto dipende da quel capriccioso calendario che ci regala giorni festivi a inizio anno. Il primo gennaio è di per sé un giorno di festa, e per evitare grattacapi tecnici, si è deciso di posticipare il pagamento. Quindi, anziché brindare al nuovo anno con la certezza del solito accredito, dovrai aspettare fino al 3 gennaio per vedere la pensione nel tuo conto.
E SE VOLESSI IL CONTANTE?
Ora, se sei tra quelli che preferiscono il profumo delle banconote fresche di stampa, c'è un'altra piccola variazione da tenere d'occhio. A causa dei giorni festivi dell'Epifania e della domenica successiva, alcuni di voi dovranno aspettare fino all'8 gennaio per ritirare la pensione in contanti allo sportello. Sì, lo so, sembra un'eternità, ma che ci possiamo fare? I calendari sono tiranni a volte!
NON TUTTO IL MALE VIENE PER NUOCERE
Ma non è tutto grigio nel mondo delle pensioni! C'è una luce in fondo al tunnel e si chiama "aumento". Grazie all'adeguamento all'inflazione, e a una piccola magia chiamata rimodulazione delle aliquote Irpef, il 2024 si apre con un bel po' di novità nell'aria.
UN AUMENTO CHE SI SENTE
Immagina di avere una pensione di 1.000 euro lordi. Con l'adeguamento all'inflazione del 5,4%, si traduce in un incremento mensile di 54 euro lordi. Non male, eh? E se la tua pensione fosse di 2.000 euro, l'aumento raddoppia a 108 euro! Questi numeri fanno già un po' meno pesare il ritardo dell'accredito, vero?
E GLI AUMENTI QUANDO ARRIVANO?
L'Inps ci tiene a rassicurarci che non ci saranno ritardi nell'erogazione degli aumenti. Quindi, fatta eccezione per qualche imprevisto dell'ultimo minuto, dovresti godere di questi incrementi dal mese di gennaio stesso.
LA CILIEGINA SULLA TORTA: LA RIFORMA IRPEF
Oltre all'adeguamento all'inflazione, c'è un altro piccolo tesoretto in arrivo per i pensionati, grazie alla rimodulazione delle aliquote Irpef. Se pensavi che la burocrazia fosse solo una brutta bestia, ti farà piacere sapere che questa volta potrebbe darti una bella mano. Con il passaggio da 4 a 3 aliquote, ci sarà un beneficio massimo di 260 euro annui per chi ha un reddito oltre i 28mila euro. E non finisce qui, perché chi guadagna meno di 15mila euro potrebbe vedere incrementare le detrazioni dei redditi da lavoro. Insomma, un po' di respiro per tutti!
UNA RIFORMA CHE TOCCA TUTTI
La riforma dell'Irpef non fa distinzioni tra lavoratori e pensionati. Se hai un reddito, sei nel calderone. Quindi, anche se non stai più timbrando il cartellino, questa novità fiscale potrebbe render la tua pensione un po' più "grassa". Non è una bellissima notizia per cominciare l'anno?
Adesso, con tutte queste informazioni, sei pronto a pianificare il tuo gennaio 2024. Ricorda di segnare bene le date, di fare due conti per vedere come questi cambiamenti influenzeranno il tuo bilancio mensile, e soprattutto, di goderti questi piccoli (o grandi, a seconda dei punti di vista) regali di inizio anno!
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..