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Lo studio

Ameba mangia-cervello: il pericolo nascosto nell’acqua del rubinetto

Il rischio di infezione cerebrale legato all'uso di acqua non sterile per i lavaggi nasali: le rivelazioni del report dei CDC e l'appello di Matteo Bassetti

L'acqua del rubinetto può contenere l'ameba Acanthamoeba

L'acqua del rubinetto può contenere l'ameba Acanthamoeba

Tutti i giorni, tutti noi, utilizziamo l’acqua che scorre dai rubinetti delle nostre case per bere, per cucinare, per lavarci o per pulire. Siamo sicuri però che quell’acqua non possa essere talvolta dannosa per il nostro organismo?

Un recente rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), negli Stati Uniti, ha lanciato un allarme riguardo ad una pratica molto comune che coinvolge abitualmente molti di noi, ossia i lavaggi nasali.

Secondo lo studio, infatti, almeno dieci sarebbero i casi di persone a cui, negli ultimi anni, è stata diagnosticata la presenza di infezioni da Acanthamoeba, ameba che colpisce il cervello e provoca malattie molto gravi, talvolta anche mortali. Ciò che accomunava i vari casi di infezione era proprio l’utilizzo prolungato, per mesi o addirittura per anni, di acqua del rubinetto per effettuare risciacqui nasali.

Tra i dieci pazienti a cui è stata diagnosticata l’infezione da questo ameba, soprannominato mangia-cervello, sette erano uomini e tre erano donne, di un’età compresa tra i 32 e gli 80 anni e la maggior parte di loro si trovava in una condizione di fragilità del sistema immunitario, a causa di altre patologie, come tumori o AIDS.

Gli studiosi hanno spiegato che l’acqua che scorre dai rubinetti non perfettamente depurata può, talvolta, contenere questo organismo, il quale, nel momento in cui raggiunge le cavità nasali, può risalire lungo le fibre del nervo olfattivo, fino a raggiungere, appunto, il cervello, dove può moltiplicarsi molto rapidamente, generando conseguenze anche molto serie.

Nonostante siano stati riscontrati diversi casi, i CDC sottolineano che è necessario effettuare ancora molti studi per poter affermare con certezza il nesso causa-effetto tra i lavaggi nasali e le infezioni. Tuttavia, hanno ribadito con fermezza che soprattutto «le persone immunocompromesse dovrebbero essere educate a risciacqui nasali sicuri per prevenire infezioni da ameba».

A far eco alle preoccupazioni dei CDC vi è anche Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova che ha commentato lo studio effettuato dai CDC sottolineando la gravità dell’infezione da ameba e il suo potenziale legame con l’uso di acqua non sterile. Sui suoi canali social il suo appello preventivo è stato molto chiaro: «Evitate di utilizzare l’acqua del rubinetto per i lavaggi nasali».

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