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La battaglia
04 Aprile 2024 - 13:45
Gli atleti chiedono che sia riconosciuta ufficialmente la loro attività sportiva (Fonte Facebook)
A San Mauro, comune alle porte di Torino, si sta provando a riscrivere un nuovo capitolo della storia dello sport italiano. Pier Angelo Nerini, appassionato sostenitore di ginnastica ritmica e amministratore del gruppo Facebook “Ritmica Passione Infinita”, ha dato il via ad una campagna su change.org con un obiettivo ambizioso: ottenere il riconoscimento ufficiale della ginnastica ritmica maschile in Italia.
Nonostante sia una disciplina consolidata in oltre 30 nazioni e celebrata in campionati mondiali sin dal 1985, in Italia la ginnastica ritmica resta confinata al solo genere femminile. Il perché di questo divario è una domanda che si pongono molti appassionati e professionisti del settore.
Gianni Ballardini, noto ginnasta del Club Atletico Faenza, è l’ambasciatore ufficiale di questa petizione. Dopo essersi allenato e aver gareggiato in Spagna nel Campionato Spagnolo con il Club Purpurina Roquetas de Mar, Ballardini rappresenta un modello per molti giovani atleti che sognano di vedere riconosciuta ufficialmente la loro attività sportiva.
La ginnastica ritmica maschile può diventare un'opportunità di crescita e di innovazione per l'Italia. «Abbiamo deciso di lanciare la petizione per far riconoscere la ginnastica ritmica maschile nel nostro Paese perché pensiamo che nel 2024 le differenze di genere nello sport non debbano più esistere», ha affermato Nerini.
La "rivoluzione gentile" della ginnastica ritmica maschile, come è stata definita, è quindi più di una semplice richiesta di riconoscimento. È un appello all'inclusione che, attraverso l’esempio di atleti come Gianni Ballardini, mira a ispirare giovani generazioni a inseguire i propri sogni senza ostacoli.
La petizione “Facciamo riconoscere la Ginnastica Ritmica Maschile in Italia!”, lanciata da Nerini il 1 marzo 2024 ha già ottenuto 816 firme, destinate ad aumentare ancora, segno di un crescente interesse e supporto alla causa, che si auspica possa portare ad un riconoscimento ufficiale e definitivo.
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