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Il caso

Polemiche per il formaggio vegano che sfiora la vittoria a un prestigioso concorso di formaggi

Dopo essere arrivato in finale il formaggio vegano è stato misteriosamente squalificato dalla giuria

Il formaggio di Climax Foods squalificato dal concorso

Il formaggio di Climax Foods squalificato dal concorso

Un formaggio vegano ha quasi fatto la storia in un concorso di formaggi classici, sollevando un polverone che va oltre il gusto e si insinua nelle profondità della tradizione e dell’innovazione. Il prodotto in questione, creato dalla Climax Foods di Berkeley, California, ha rischiato di vincere il prestigioso Good Food Awards di San Francisco, un evento che celebra gli alimenti artigianali per il loro sapore autentico e la produzione responsabile.

Il formaggio vegano, un erborinato a base di semi di zucca, fagioli di Lima, semi di canapa, olio di cocco e burro di cacao, si è distinto per la sua qualità, tanto da essere incluso nella lista dei finalisti dopo una degustazione alla cieca. Tuttavia, la sua presenza tra i finalisti ha scatenato un dibattito acceso, culminando nella sua misteriosa squalifica dal concorso. La squalifica ha suscitato domande sulla legittimità della partecipazione di formaggi vegani in un concorso tradizionalmente riservato ai formaggi di origine animale. Alcuni hanno visto questa mossa come un passo avanti verso l’accettazione di alternative sostenibili, mentre altri l’hanno interpretata come una minaccia alla tradizione casearia.

La Good Food Foundation ha proposto di selezionare un co-vincitore, nel caso in cui il formaggio vegano fosse arrivato primo, e di istituire una categoria dedicata ai formaggi vegetali per le future edizioni del concorso. Questa soluzione di compromesso ha l’obiettivo di riconoscere sia l’innovazione che la tradizione, ma non ha placato le acque agitate dalla controversia.

Il formaggio vegano di Climax Foods può non aver vinto il concorso, ma ha sicuramente vinto in termini di attenzione e dibattito. La sua quasi vittoria rappresenta un punto di svolta per il settore alimentare, segnando un momento in cui il gusto e la sostenibilità si incontrano, sfidando le nostre percezioni e forse, alla fine, arricchendo la nostra tavola con nuove e audaci scelte.

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