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Il fatto

Il regalo (dopo l'elezione) a Ilaria Salis: ora è libera e torna in Italia

La polizia ungherese rimuove il braccialetto elettronico alla neo eurodeputata di AVS, arrestata a Budapest per una aggressione a sfondo politico

Ilaria Salis libera di tornare in Italia

Questa mattina Ilaria Salis è stata ufficialmente liberata dalla detenzione domiciliare. La polizia ungherese ha lasciato poche ore fa il suo domicilio a Budapest, rimuovendo il braccialetto elettronico che la teneva sotto sorveglianza. La richiesta di scarcerazione era stata presentata dal suo avvocato ungherese, Gyorgy Magyar, subito dopo la sua elezione come eurodeputata con Alleanza Verdi e Sinistra (AVS). 

L’eurodeputata era stata arrestata l’11 febbraio 2023 con l’accusa di far parte di un’associazione criminale e di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di tre militanti di estrema destra a Budapest. È rimasta in carcere per oltre 15 mesi fino a quando è stata accolta la richiesta avanzata dai suoi legali di poter scontare la misura cautelare ai domiciliari. Dopo l’elezione a Bruxelles con AVS, grazie a oltre 175mila preferenze, la Salis era in attesa della proclamazione e quindi dei documenti che certificassero il suo status di parlamentare europea. La sua famiglia aveva già comprato i biglietti per raggiungerla e festeggiare lunedì il suo 40° compleanno a Budapest, ma ora la Salis potrà festeggiarlo in Italia.

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Un post condiviso da Ilaria Salis (@ila_salis)

Pochi giorni fa, la maestra e attivista aveva condiviso sui social un post per celebrare la sua elezione alle europee: “Non riesco ancora a crederci né a descrivere la mia emozione. Non potrò mai ringraziare abbastanza tutte le persone che mi hanno sostenuto con il loro voto. Il mio primo pensiero va a tutte le persone detenute in Italia e all'estero e ai loro diritti. A chiunque combatte per la libertà e l’uguaglianza e si trova a subire ingiustizie. Mentre le destre radicali avanzano in tutta Europa è necessario battersi per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti. Io sono pronta per fare la mia parte. Questa forza collettiva e coraggiosa che si è manifestata nei miei confronti, dobbiamo essere capaci di rafforzarla e diffonderla ovunque, in Italia, in Europa e nel mondo intero”.

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