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TRUFFA AGLI ANZIANI
05 Dicembre 2024 - 12:26
Immagine di repertorio
Sottrae 170mila euro agli anziani che assisteva, ed è così che una badante è stata denunciata e cacciata dal comune. Le indagini, condotte dai carabinieri e dagli agenti della finanza, hanno portato alla luce gravi irregolarità e una condizione di sudditanza psicologica. La donna è attualmente sottoposta a misure cautelari, mentre gli accertamenti proseguono per fare piena luce sulla vicenda. Ecco dove e come è successo.
Tutto è iniziato nel comune di Agliano Terme, dove su segnalazione di una situazione di vulnerabilità è stata avviata un’indagine approfondita. La badante, una 47enne di origini albanesi, in servizio presso una famiglia del luogo, avrebbe sfruttato la propria posizione per instaurare un rapporto di sudditanza psicologica con gli anziani, convincendoli a consegnarle ingenti somme di denaro. Al momento dell’intervento degli assistenti sociali, le condizioni igienico-sanitarie degli assistiti erano risultate critiche, segnalando una grave negligenza da parte della donna.
L'operazione investigativa, condotta congiuntamente dai carabinieri e dai finanzieri di Canelli, ha portato alla denuncia della badante alla Procura della Repubblica di Asti. Le accuse mosse nei suoi confronti includono il reato di circonvenzione di incapace, aggravato dall'abuso della relazione domestica e dalla rilevante entità del danno economico inflitto alle vittime. A seguito delle indagini, sono state applicate misure cautelari nei confronti della donna, tra cui il divieto di dimora nel comune di Agliano Terme e il divieto di avvicinamento alle persone offese, con l'ausilio di un braccialetto elettronico.
Il procuratore Biagio Mazzeo ha sottolineato a La Gazzetta di Alba che la rapida e precisa ricostruzione dei fatti ha permesso di applicare rapidamente le misure cautelari, prevenendo sia la continuazione delle condotte illecite sia un ulteriore danno economico e personale alle vittime. Ha inoltre ricordato che le condotte sotto indagine sono attualmente oggetto di valutazione da parte dell’autorità giudiziaria e che, in base al principio della presunzione di innocenza, l’eventuale responsabilità dell’indagato potrà essere accertata solo con una sentenza definitiva di condanna.
Nel frattempo, le indagini continuano per chiarire ogni dettaglio del caso e prevenire situazioni simili in futuro.
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