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Test antidroga obbligatori per magistrati e medici: la nuova proposta di legge dell'Onorevole Romano

Si spinge per introdurre accertamenti antidroga per i professioni della pubblica amministrazione

Test antidroga obbligatori per magistrati e medici: la nuova proposta di legge dell'Onorevole Romano

Magistrati e medici sono al centro di una nuova proposta di legge presentata dall'onorevole Saverio Romano, deputato e coordinatore politico del partito 'Noi Moderati'.

Tale proposta di legge, se approvata, introdurrà l'obbligo di sottoporsi a test antidroga per "magistrati, giudici, pubblici ministeri, medici e personale dipendente del Servizio sanitario nazionale o di altre pubbliche amministrazioni, dirigenza pubblica". L'onorevole Romano chiarisce che è necessario istituire l'accertamento obbligatorio antidroga per coloro che detengono responsabilità amministrative o che potrebbero mettere a rischio la sicurezza pubblica.

La normativa prevede che le persone coinvolte vengano sottoposte periodicamente a test tossicologici con cadenza semestrale. La normativa estende i test antidroga anche ai politici, includendo parlamentari, consiglieri regionali, comunali, provinciali e di circoscrizione. Tuttavia, a differenza di magistrati e medici, per i rappresentanti del popolo l'accertamento non è obbligatorio.

Romano ha espresso la speranza per un ampio consenso sulla legge, dichiarando la disponibilità a effettuare modifiche, poiché ritiene che anche il lavoro parlamentare rientri tra quelli di particolare responsabilità. Sul fronte politico, Romano evidenzia che l'obbligatorietà non è definita in modo assoluto, poiché esiste la possibilità di decadere dall'incarico elettivo in caso di recidiva. Il testo della proposta stabilisce che chi risultasse positivo ai test sarà tenuto a intraprendere un percorso terapeutico, con la conseguenza della sospensione dall'incarico e, nei casi di recidiva, la decadenza dall'incarico.

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