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Bonus
26 Febbraio 2025 - 19:45
Foto di repertorio
A partire dal 2025, le famiglie con bambini piccoli potranno contare su un aiuto concreto: la Carta per i nuovi nati, conosciuta anche come Bonus bebè. Un contributo di 1.200 euro pensato per alleggerire il peso delle spese essenziali nei primi anni di vita, tra alimenti, pannolini e vestiti. Una misura che segna un passo deciso nel sostegno alla natalità, in un Paese dove il calo demografico preoccupa sempre di più.
La Carta, che fino allo scorso anno rientrava nell'Assegno unico, avrà una dotazione di 330 milioni di euro per il 2025, con un incremento a 360 milioni nel 2026. Potrà essere utilizzata fino al compimento del terzo anno di vita del bambino ed è destinata alle famiglie che rispettano alcuni requisiti fondamentali. Il bambino deve essere nato, adottato o in affido a partire dal 1° gennaio 2025, e almeno uno dei genitori deve risiedere in Italia. Inoltre, l'ISEE familiare non deve superare i 40mila euro annui. Non vi sono limitazioni sulla condizione lavorativa: la Carta può essere richiesta anche da disoccupati e lavoratori autonomi.
Per ricevere il contributo, sarà necessario presentare domanda tramite il portale INPS o presso i Caf convenzionati. I passaggi principali prevedono la verifica dell'ISEE aggiornato, la compilazione della richiesta online sul sito dell'INPS o tramite i Caf e, dopo l'approvazione, la spedizione della Carta a domicilio o la possibilità di ritirarla presso un ufficio postale. L'INPS dovrà ancora pubblicare una circolare con tutti i dettagli della procedura, ma le domande potranno essere inoltrate a partire da fine marzo 2025.
La Carta, nominativa e con un importo una tantum di 1.200 euro, superiore ai 1.000 euro dello scorso anno, sarà emessa da Poste Italiane o da istituti bancari aderenti. Il contributo verrà erogato il mese successivo alla nascita, all'adozione o all'affido e non concorrerà al calcolo del reddito imponibile. Sarà spendibile esclusivamente nei negozi convenzionati, sia online che fisici, per l'acquisto di beni di prima necessità, come alimenti per neonati e bambini, pannolini, salviettine e prodotti per l'igiene, oltre all'abbigliamento per la prima infanzia. In caso di adozione o affido, il limite di utilizzo della Carta si estende a tre anni dall'ingresso del bambino in famiglia.
L'iniziativa si inserisce in un quadro demografico preoccupante. Secondo i dati ISTAT, nel 2023 in Italia sono nati solo 379.890 bambini, con un calo di 13mila unità rispetto all'anno precedente (-3,4%). Il tasso di natalità è ai minimi storici: il numero medio di figli per donna è sceso da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023, avvicinandosi al record negativo del 1995 (1,19). A livello globale, l'Italia figura tra i Paesi con il minor tasso di fertilità, superata solo da Corea del Sud (0,8 figli per donna) e Singapore (1,1).
Oltre alla Carta per i nuovi nati, il governo ha introdotto ulteriori misure di sostegno per le famiglie. Il Bonus asilo nido prevede un contributo fino a 3.600 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 40mila euro, mentre per chi supera questa soglia l'importo scende a 1.500 euro. La social card "Dedicata a te" è destinata ai nuclei familiari con almeno tre componenti e un ISEE fino a 15mila euro, con un rifinanziamento di 500 milioni di euro. Sono state introdotte anche detrazioni fiscali maggiorate per le famiglie numerose, mentre il congedo parentale potenziato diventa strutturale, con un'indennità fino all'80% dello stipendio per tre mesi, da utilizzare entro il sesto anno di vita del bambino.
Con queste misure, l'obiettivo è chiaro: invertire il trend demografico negativo e fornire alle famiglie un supporto concreto per affrontare i primi anni di vita dei loro bambini.
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