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27 Febbraio 2025 - 19:45
Foto di repertorio
Nell'era del wellness ossessivo e del clean eating, navigare tra gli scaffali del supermercato può trasformarsi in un campo minato. Quante volte ci siamo lasciati sedurre da packaging accattivanti e claim come "senza zuccheri aggiunti" o "ricco di vitamine"? Eppure, dietro un'immagine salutista si nascondono spesso ingredienti discutibili, zuccheri nascosti e grassi di bassa qualità. Il rischio? Consumare alimenti che crediamo benefici, ma che in realtà potrebbero sabotare la nostra dieta e il nostro benessere metabolico. Ecco alcuni cibi che i nutrizionisti sconsigliano vivamente.
SUSHI ROLLS “CALIFORNIA STYLE”
Chi non ama il sushi? Tuttavia, non tutto ciò che luccica è oro. Il problema non è il pesce, ma tutto il resto: riso bianco trattato con zucchero, salse come la maionese spicy e impanature fritte. Una porzione di 6 pezzi può superare le 500 calorie, con un alto indice glicemico che favorisce i picchi di zucchero nel sangue. Inoltre, le alghe utilizzate spesso contengono eccesso di sodio, che può favorire la ritenzione idrica. L'alternativa sana? Sashimi o nigiri con riso integrale. Se vuoi il gusto senza sensi di colpa, opta per un roll con avocado e pesce crudo, evitando salse e tempura.
BARRETTE AI CEREALI “FIT” e SUCCHI DI FRUTTA “100% NATURALE”
Le barrette ai cereali sono spesso considerate uno snack salutare, ma attenzione: possono contenere sciroppi di glucosio, fruttosio e ingredienti di bassa qualità come cioccolato low-cost e cereali raffinati. Una barretta “proteica” può avere più zucchero di un gelato e fornire un picco glicemico seguito da un calo drastico di energia. L'alternativa? Barrette fatte in casa con avena, noci e datteri, senza zuccheri aggiunti o additivi artificiali. Anche senza zuccheri aggiunti, il succo di frutta è privo di fibre, e il fruttosio in esso contenuto viene assimilato rapidamente, causando picchi glicemici. Un bicchiere da 250 ml equivale a 5 cucchiaini di zucchero e può contribuire a squilibri metabolici. Meglio optare per frullati con frutta intera e verdure, che mantengono fibre e nutrienti essenziali.
SNACK SENZA GLUTINE e YOGURT ALLA FRUTTA “0% GRASSI”
Per compensare la mancanza di glutine, molti prodotti aggiungono grassi, zuccheri e amidi ultra-raffinati. Uno studio del Journal of Nutrition ha rilevato che il 60% degli snack gluten-free ha più calorie di quelli tradizionali. L'alternativa sana? Popcorn fatti in casa o verdure crude con hummus, per uno snack leggero e nutriente. Per compensare la mancanza di grassi, agli yogurt vengono aggiunti fino a 15g di zucchero per vasetto, oltre ad aromi artificiali e addensanti. Questo riduce la sazietà e aumenta il desiderio di zuccheri. L'alternativa? Yogurt greco bianco con frutta fresca e un cucchiaino di miele.
CHIPS DI VERDURE e BEVANDE SPORTIVE
Spesso fritte in oli di semi industriali e ricche di sale, una busta da 100g di chips di barbabietola ha le stesse calorie di quelle di patate e contiene spesso aromi artificiali per migliorarne il sapore. L'alternativa? Verdure essiccate al forno o edamame tostati. Pensate per atleti professionisti, contengono zuccheri e elettroliti in eccesso per chi fa solo una corsetta di 20 minuti. Una bottiglietta da 500ml = 30g di zucchero, con coloranti e conservanti che possono influire sul metabolismo. L'alternativa? Acqua con limone e un pizzico di sale himalayano.
BURGER VEGETALI ULTRA-PROCESSATI, FRUTTA DISIDRATATA “BIO” e PRODOTTI “LIGHT” O “SUGAR-FREE”
Molti burger plant-based sono ricchi di oli, additivi e sodio. Uno studio dell’Università di Stanford ha dimostrato che alcuni contengono più grassi saturi di un hamburger di manzo. L'alternativa? Hamburger di lenticchie o ceci fatti in casa, con spezie naturali e senza additivi. Per la frutta disidratata, senza acqua, gli zuccheri si concentrano: 100g di mango secco = 300 calorie (contro le 60 del frutto fresco). Attenzione anche allo zolfo aggiunto, usato come conservante. L'alternativa? Frutta fresca di stagione o disidratata senza conservanti. Per sostituire lo zucchero, usano edulcoranti artificiali (aspartame, sucralosio) che alterano il microbiota intestinale e aumentano il craving per il dolce. L'alternativa? Cioccolato fondente 85% o dessert con dolcificanti naturali (stevia, eritritolo).
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