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A favore degli animali

Cile: stop alla sperimentazione sugli animali per i cosmetici, ma si può fare di più

Sarà ancora permesso lo sfruttamento di cavie animali nei casi in cui non sia garantita la sicurezza del prodotto

Cile: stop alla sperimentazione sugli animali per i cosmetici, ma si può fare di più

Il 27 gennaio 2025 segna un momento significativo per la tutela degli animali: il Cile è il 45º Paese al mondo a entra a far parte delle nazioni che hanno abolito la sperimentazione animale per i cosmetici. Con l'approvazione della legge 21.646, apre la strada a un futuro in cui il benessere degli animali non sia più sacrificato in nome dell'industria cosmetica.

La nuova legge cilena non si limita a essere un traguardo giuridico, ma rappresenta anche il riflesso di una trasformazione culturale e sociale. Secondo recenti sondaggi, l’88% dei cileni si è espresso a favore del divieto di test cosmetici sugli animali. Questo forte sostegno pubblico ha avuto un ruolo determinante nel percorso che ha portato all’approvazione della normativa, inizialmente discussa nel dicembre 2023 e ora ufficialmente in vigore.

Il divieto non riguarda solo i test sugli animali all’interno del paese, ma si estende anche all’importazione e alla commercializzazione di prodotti cosmetici testati su animali. Le aziende dovranno quindi adeguarsi a metodi alternativi riconosciuti dall’Istituto di Sanità Pubblica e dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, garantendo la sicurezza dei prodotti senza ricorrere alla sperimentazione animale.

Nonostante il progresso compiuto, la normativa lascia spazio a delle eccezioni. La sperimentazione sugli animali sarà ancora consentita in casi specifici, laddove non siano disponibili metodi alternativi idonei a garantire la sicurezza dei prodotti. Sebbene questa condizione non sminuisca l’importanza della legge, evidenzia la necessità di un ulteriore sviluppo nella ricerca di soluzioni completamente cruelty-free.

L’abolizione della sperimentazione animale in Cile si inserisce in un quadro più ampio, in cui milioni di animali vengono ancora utilizzati nei laboratori di tutto il mondo. Tuttavia, questa decisione potrebbe rappresentare un punto di svolta, incoraggiando altri paesi a intraprendere lo stesso percorso e accelerando l’affermazione di metodi di test etici e sostenibili.

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