E' stato uno studio dell'Università di Vienna, grazie a tre perizie geologiche, a evidenziare i problemi dell'attuale struttura: Michel Grosjacques, coordinatore del progetto, ha evidenziato che sono emersi problemi di stabilità della roccia e rischi di caduta massi. La nuova ubicazione consentirà, secondo gli studi, di ridurre del 50% il rischio di distacco di blocchi fino a cinque metri cubi.
Laurent Nicoletta, presidente della Società delle Guide del Cervino, ha sottolineato che la capanna manterrà il suo carattere alpinistico e non diventerà un rifugio. L'obiettivo è rendere il rifugio più confortevole ma non snaturare la sua funzione originaria.
Render del progetto della nuova Capanna Carrel
La struttura sarà realizzata su una base portante d'acciaio e avrà tre livelli: il livello inferiore ospiterà i depositi, quello intermedio i servizi igienici e l'accesso principale, mentre quello superiore sarà destinato agli alloggi. È prevista anche una piattaforma per le operazioni di soccorso in elicottero.
A causa delle difficoltà climatiche dell'alta quota, i lavori - iniziati nel luglio 2024 - sono stati sospesi il 10 ottobre scorso e riprenderanno, condizioni meteorologiche permettendo, tra fine maggio e inizio giugno, con l'obiettivo di completarli entro l'estate. Le attività sono iniziate nell'estate precedente con la realizzazione della piazzola per elicotteri, la delimitazione del cantiere e le perforazioni nella roccia compatta (in assenza di permafrost nella zona).
Sono stati effettuati 40 fori a nove metri di profondità, le fondazioni sono state gettate e si è avviato il montaggio del prefabbricato in acciaio. La struttura sarà dotata di un impianto fotovoltaico, utilizzerà il gas per la cucina e avrà un generatore di energia di supporto. L'isolamento varierà tra i 16 e i 20 centimetri, a seconda delle zone, e verrà installato un sistema di ventilazione meccanica controllata.
Inizialmente incluso in un programma Interreg Italia-Svizzera, il progetto ha subito ritardi a causa di questioni legate alla proprietà della struttura e dei terreni, nonché per problematiche amministrative. Considerando che l'Interreg avrebbe dovuto concludersi entro dicembre 2023, sono state identificate altre fonti di finanziamento: una prima tranche di oltre 1,5 milioni di euro è stata stanziata attingendo al Fondo Montagna, il Comune ha contratto un mutuo da 500mila euro e, nel 2024, la Regione ha stanziato ulteriori 2,1 milioni.