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Abitudini
06 Marzo 2025 - 17:30
Le abitudini legate al consumo di alcol stanno cambiando in modo sorprendente, ma non nel modo che si potrebbe pensare. Se da un lato i Millennial e la Generazione Z stanno riducendo drasticamente il consumo di alcol, scegliendo serate senza drink e appuntamenti più sobri, dall’altro i Baby Boomers stanno facendo esattamente il contrario.
Secondo un’analisi del Bank of America Institute, la spesa nei bar è aumentata dell’1% nell’ultimo anno, ma a guidare questa crescita non sono i più giovani, bensì gli over 60. I Baby Boomers, infatti, hanno incrementato la loro spesa del 4%, confermando una tendenza che li vede protagonisti del mercato alcolico.
Cosa spinge i Boomer a bere di più mentre le nuove generazioni si allontanano dai cocktail? La risposta è una combinazione di fattori economici e culturali.
Per molti over 60, il budget per il tempo libero è più ampio: figli ormai indipendenti, pensioni solide e risparmi accumulati permettono di concedersi serate fuori e bottiglie di qualità. Un 65enne in pensione, libero da preoccupazioni finanziarie, può permettersi un bicchiere di vino pregiato in più. Al contrario, i Millennial e la Gen Z si trovano a fare i conti con mutui, affitti sempre più alti e debiti studenteschi, il che li spinge a ridurre le spese superflue, inclusi gli alcolici.
Non è solo una questione economica. Anche la percezione della salute gioca un ruolo cruciale. I Boomers sono cresciuti in un’epoca in cui bere un bicchiere di vino rosso a cena era considerato benefico, mentre i giovani di oggi sono molto più attenti al benessere e agli effetti a lungo termine del consumo di alcol. Mocktail, serate analcoliche e alternative senza alcol stanno diventando sempre più popolari tra Millennial e Gen Z, ridefinendo il concetto stesso di socialità.
Questa inversione di tendenza potrebbe avere ripercussioni importanti sull’industria dell’alcol. Oggi, i Boomer rappresentano ancora il 40% della spesa totale per alcol negli Stati Uniti, ma questa fetta di mercato è destinata a ridursi con l’avanzare dell’età. Le aziende del settore dovranno quindi adattarsi ai gusti delle nuove generazioni, che sembrano orientate verso prodotti diversi, con una netta preferenza per birra e liquori rispetto al vino.
Mentre i Baby Boomer continuano a godersi il loro tempo libero con un drink in mano, i giovani stanno ridefinendo il modo di socializzare, spostando l’attenzione su esperienze meno legate all’alcol. Il futuro del bere sta cambiando, e l’industria dovrà seguirne il passo.
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