Cerca

Economia & Inflazione

Stangata sul caffè: fino al +34%. Ecco perché il caro-tazzina cambia le nostre abitudini (e il mercato)

Il rapporto di Assoutenti sulle città più care e il cambio di strategia dei grandi produttori

Stangata sul caffè: fino al +34%. Ecco perché il caro-tazzina cambia le nostre abitudini (e il mercato)

Il costo dell'espresso al bar continua la sua corsa al rialzo anche nel 2025, confermando il fenomeno del caro-tazzina che negli ultimi anni ha inciso in modo significativo sulle abitudini degli italiani. Secondo un'analisi condotta dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.) in collaborazione con Assoutenti, il prezzo medio di un espresso ha subito un incremento di oltre il 19% rispetto al 2021, passando da 1,03 euro a 1,22 euro a gennaio 2025.

Le città dove il caffè costa di più

L'Osservatorio Mimit evidenzia una forte eterogeneità nei prezzi a livello territoriale. Bolzano si conferma la città più cara con un costo medio di 1,43 euro per tazzina, seguita da Trento, Pescara e Trieste, dove il prezzo si attesta a 1,34 euro. Al contrario, Catanzaro si distingue per essere la più economica tra le grandi città, mantenendo il prezzo dell'espresso sotto la soglia di 1 euro.

Gli aumenti più consistenti: Pescara e Bari in testa

Se si osserva l'andamento degli ultimi quattro anni, Pescara registra l'incremento più marcato con un +34%, seguita da Bari (+32%). Anche Napoli, considerata la capitale mondiale del caffè, ha subito un aumento del 32%, con il prezzo medio dell'espresso che si avvicina a 1,20 euro. Idem Torino, dove nei bar ormai è facile trovare la tazzina a 1,30. Solo Catanzaro, fra le province, resta attorno a 1 euro.

L'impatto economico sulle famiglie

L'aumento del costo della tazzina ha un impatto diretto sulle tasche degli italiani. Assoutenti evidenzia come la spesa complessiva annua per l'espresso al bar sia passata dai 6,18 miliardi di euro del 2021 agli attuali 7,32 miliardi, con un incremento di 1,14 miliardi a parità di consumi. Considerando che ogni anno in Italia si servono circa 6 miliardi di tazzine nei bar, il rincaro rappresenta un peso non indifferente per i consumatori abituali.

Le cause del caro-caffè

Secondo il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, diversi fattori hanno contribuito alla crescita dei prezzi:

  • Caro-energia: l'aumento delle bollette ha inciso sui costi operativi dei bar.

  • Prezzo delle materie prime: le quotazioni del caffè Robusta hanno superato i 5.400 dollari a tonnellata (rispetto ai 1.400 dollari del 2021), mentre l'Arabica ha raggiunto 3,9 dollari per libbra, toccando massimi storici.

Come cambiano le abitudini degli italiani

Di fronte al continuo aumento del prezzo dell'espresso, sempre più consumatori potrebbero optare per alternative più economiche, come la moka casalinga. Il trend potrebbe dunque modificare le abitudini consolidate, con una progressiva riduzione della frequentazione dei bar per la classica pausa caffè.

Cosa accadrà adesso?

Il caro-tazzina sembra destinato a proseguire, con possibili ulteriori rincari nei prossimi mesi. Un fenomeno che non solo pesa sulle tasche degli italiani, ma che potrebbe anche ridisegnare il rito quotidiano del caffè al bar, da sempre simbolo dello stile di vita nazionale. Gli stessi produttori lamentano aumenti dei costi che porteranno a ridefinire le strategie: dai tagli ai costi di produzione a un ricarico che peserebbe sul prezzo al consumatore. 

Anche il mercato delle cialde per uso domestico potrebbe cambiare: il fenomeno, guidato da un marketing che trasforma l'espresso domestico in trend - la brandizzazione attraverso testimonial come George Clooney, Brad Pitt, Jannik Sinner -, potrebbe essere superato dall'offerta di miscele per la moka, prodotti tali da mettere però in difficoltà le piccole torrefazioni, strette fra gli aumenti dei costi e della materia prima e l'offensiva dei colossi multinazionali, più attrezzati a sostenere l'impatto degli aumenti.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.