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Economia
25 Febbraio 2025 - 19:40
Foto di repertorio
In un'epoca in cui la digitalizzazione permea ogni aspetto della nostra vita, anche le notizie più difficili da digerire arrivano con un clic. È il caso di Starbucks, che ha annunciato il taglio di 1100 posti di lavoro, una decisione che i dipendenti scopriranno tramite un'email. Questa mossa fa parte del nuovo piano di rilancio voluto dall'amministratore delegato Brian Niccol, chiamato lo scorso anno per risollevare le sorti dell'azienda, in calo netto di vendite, soprattutto negli Stati Uniti.
Brian Niccol, al timone di Starbucks da poco più di un anno, ha delineato una strategia che mira a riportare l'azienda alle sue origini di caffetteria. "Il nostro intento è di operare in modo più efficiente, aumentare la responsabilità, ridurre la complessità e avere una migliore integrazione", ha dichiarato Niccol. I tagli non riguarderanno i lavoratori delle caffetterie, che rappresentano la maggior parte della forza lavoro, né gli investimenti per nuove aperture di negozi. Saranno invece colpiti gli impiegati e i servizi connessi, con accorpamenti e chiusure di settori.
L'annuncio dei licenziamenti è stato dato lunedì, quando l'azienda ha dichiarato che il personale che ricopre ruoli aziendali sarà tenuto a lavorare da remoto per tutta la settimana. La scelta di comunicare i licenziamenti via email è stata giustificata con motivi di privacy. Tuttavia, questa modalità solleva interrogativi sulla gestione delle risorse umane in un momento di crisi.
Oltre ai tagli, un altro pilastro del piano di rilancio è la variazione del menù. Starbucks mira a ridurre il suo menù di quasi un terzo entro l'anno, con l'obiettivo di diminuire i tempi di attesa e migliorare la qualità. "Stiamo semplificando il nostro menù per concentrarci su un numero minore di piatti più gettonati, preparati con eccellenza", ha affermato l'azienda. Questa decisione riflette un ritorno alle origini, puntando su ciò che ha reso Starbucks un'icona globale: l'eccellenza nella preparazione del caffè.
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