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La decisione
11 Marzo 2025 - 21:00
Elon Musk e Donald Trump, sullo sfondo la Caserma Ederle (Fonte Instagram)
La notizia è di quelle che fanno rumore: niente più assunzioni per i lavoratori civili italiani nelle basi militari americane in Italia. Una decisione che arriva direttamente dal DOGE, il Dipartimento per l’efficienza governativa ora sotto il controllo di Elon Musk. Dopo il giro di vite sulle carte di credito governative e l’ordine di report settimanali dettagliati, questo è solo l’ultimo tassello di una politica che punta a tagliare i costi. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere alto, soprattutto per le migliaia di persone che lavorano nelle basi di Aviano, Sigonella, Napoli, Camp Darby e Camp Ederle.
La tensione è alle stelle, e i sindacati non intendono restare a guardare. Le segreterie nazionali di Fisascat Cisl e UilTucs hanno chiesto risposte chiare, mentre la politica italiana si è già mossa con un’interrogazione parlamentare ai ministri Guido Crosetto e Antonio Tajani. Il sospetto? Che dietro questa mossa ci sia un piano di ridimensionamento della presenza militare USA sul territorio italiano, con ripercussioni pesanti sul lavoro e sull’economia delle regioni interessate.
L’annuncio del blocco è arrivato senza preavviso, scatenando una tempesta di reazioni. Il motivo ufficiale è l’ottimizzazione della spesa federale, in linea con la strategia di spending review voluta dall’amministrazione Trump. Ma i lavoratori italiani delle basi non ci stanno: il loro inquadramento contrattuale è regolato da accordi locali, e questa stretta non fa altro che alimentare incertezza e preoccupazione. "Non siamo dipendenti federali, ma ci trattano come se lo fossimo", denuncia Roberta Del Savio di Fisascat Cisl.
Nessuna risposta per ora da parte della commissione statunitense JCPC e del ministero dell’Interno italiano. Nel frattempo, cresce il timore di possibili licenziamenti a catena. Il governo italiano potrebbe essere costretto a intervenire per evitare uno scossone sociale ed economico nelle zone dove le basi USA rappresentano un pilastro dell’occupazione.
Musk non è nuovo a mosse del genere. La sua gestione delle risorse ha già creato tensioni con dipendenti e sindacati in diversi settori, ma ora la partita si gioca su un campo ancora più delicato: la difesa e le relazioni internazionali.
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