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Satira
16 Marzo 2025 - 13:30
Come rispondere a una guerra commerciale lanciata da Donald Trump? Con una mossa tanto audace quanto esilarante: chiudere PornHub agli americani. No, non è una strategia ufficiale del governo canadese (almeno per ora), ma l'idea sta facendo il giro del web grazie a un video del comico canadese Matthew Puzhitsky, che ha scatenato una valanga di reazioni.
Tutto è nato da un reel pubblicato da Puzhitsky, in cui un gruppo di politici canadesi discute su come reagire ai dazi imposti da Trump. Dopo proposte poco efficaci, un assistente tira fuori l’arma segreta: PornHub è canadese. Sguardi increduli, momenti di tensione, poi la rivelazione: "Abbiamo avuto questa bomba per tutto questo tempo e nessuno me lo ha detto?!".
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Doveva essere solo una battuta, ma il popolo di internet l’ha presa sul serio. Alcuni canadesi hanno lanciato persino una petizione online, chiedendo al governo di chiudere l’accesso a PornHub per gli utenti statunitensi. Una risposta pacifica ma devastante, che probabilmente causerebbe più proteste dei dazi stessi.
Se il Canada dovesse davvero staccare la spina a uno dei siti per adulti più visitati al mondo, per milioni di americani sarebbe il caos. PornHub, di proprietà della società Aylo, ha sede a Montreal e conta milioni di utenti negli Stati Uniti, con oltre tre miliardi di visualizzazioni al mese. E alcuni americani, spaventati dall'idea, stanno già esprimendo il loro disagio.
"Se mi tolgono PornHub, lascio gli USA!" ha dichiarato un newyorkese al New York Post. E chissà quanti altri sarebbero pronti a una “migrazione di massa” verso il Canada, non per il clima o per la sanità pubblica, ma per… altri motivi.
Sebbene la petizione abbia raccolto solo qualche centinaio di firme, questo fatto dimostra che la satira può essere un’arma potente. Puzhitsky ha trasformato una disputa commerciale in un dibattito globale, mostrando che a volte le risposte più ironiche sono anche le più efficaci.
Il governo canadese prenderà mai sul serio questa proposta? Difficile, ma una cosa è certa: tra dazi, commercio e streaming per adulti, questa guerra potrebbe avere delle conseguenze molto… singolari.
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