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cibo contaminato
11 Giugno 2025 - 19:25
Allarme alimentare in Italia: alcune confezioni di insalata di mare vendute nei supermercati Lidl e Aldi sono state ritirate in via precauzionale per possibile contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio potenzialmente pericoloso per la salute umana. L’allerta, diffusa nelle scorse ore dalle due catene della grande distribuzione, riguarda prodotti commercializzati con il marchio “Cuochi & Pescatori”.
A lanciare il richiamo è stato lo stesso produttore, la Marevivo Srl, azienda con sede nello stabilimento di Castro (Lecce), identificata dal marchio di lavorazione IT G4H5T UE. Secondo quanto comunicato dai distributori, si tratta di un intervento volto alla tutela dei consumatori, anche in assenza di segnalazioni ufficiali di casi di intossicazione.
In particolare, Lidl ha segnalato il ritiro dell’insalata di Mare con surimi, totano, cozze e vinaigrette da 300 grammi, con scadenza 13 giugno 2025. A scopo cautelativo, sono state ritirate anche confezioni con date di scadenza successive, comprese tra il 14 giugno e il 27 giugno 2025. L'invito ai clienti è chiaro: non consumare il prodotto e riportarlo al punto vendita per ottenere il rimborso, anche senza scontrino.
Anche Aldi ha adottato la stessa linea di prudenza, interessando un secondo prodotto del medesimo marchio, ovvero "l’insalata di mare della tradizione salentina”, venduta nei propri punti vendita. Le confezioni sospette sono state rimosse dagli scaffali in attesa di ulteriori verifiche da parte delle autorità competenti.
Il batterio Listeria monocytogenes, responsabile del richiamo, è un microrganismo Gram-positivo che può essere presente nel suolo, nell’acqua e, di conseguenza, negli alimenti. Se ingerito, può provocare la listeriosi, una malattia che nei soggetti fragili – come anziani, donne in gravidanza e persone immunodepresse – può avere conseguenze anche gravi. I sintomi possono includere febbre, nausea, dolori muscolari e, nei casi più severi, meningite o aborto spontaneo.
La precauzione rimane la parola d’ordine. Nessun allarmismo, sottolineano le aziende, ma l’attenzione deve essere alta, soprattutto nei confronti di alimenti a base di pesce, spesso consumati freddi e quindi non sottoposti a cottura, che normalmente rappresenta una barriera contro i batteri patogeni.
I consumatori che abbiano acquistato i prodotti indicati sono invitati a verificare la data di scadenza e il marchio riportato sull’etichetta. In caso di corrispondenza con i lotti segnalati, è possibile restituire le confezioni al supermercato dove sono state acquistate per ottenere il rimborso integrale, anche se il prodotto è stato parzialmente consumato o non si è conservata la ricevuta d’acquisto.
Nel frattempo, le autorità sanitarie sono al lavoro per completare le analisi e verificare l’effettiva contaminazione. In attesa di ulteriori comunicazioni ufficiali, la prudenza resta fondamentale.
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