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30 Giugno 2025 - 16:40
Dal 19 agosto 2025 scatterà in Italia il primo blocco ufficiale contro lo “spoofing”, la pratica fraudolenta che consente di effettuare telefonate facendo apparire sul display del destinatario un numero falso o contraffatto. È la prima misura concreta prevista dalla delibera Agcom del 19 maggio, che impone agli operatori telefonici di applicare un sistema anti-spoofing in due fasi: entro tre mesi per i numeri fissi, ed entro sei mesi per i numeri mobili, quindi entro il 19 novembre.
Si tratta di un passaggio cruciale nella lotta al telemarketing aggressivo e alle truffe telefoniche, in cui i criminali fingono, ad esempio, di essere operatori bancari o appartenenti a forze dell’ordine per sottrarre dati sensibili o denaro agli utenti.
Il sistema, sviluppato in collaborazione con gli operatori internazionali, analizzerà le chiamate in entrata e verificherà la corrispondenza tra il numero e la rete di provenienza. Se, ad esempio, un numero fisso italiano risulta partire da una rete estera, la chiamata verrà bloccata automaticamente.
Un secondo livello di filtro entrerà in funzione dal 19 novembre e riguarderà anche i numeri mobili. In questo caso, l’identificazione è più complessa perché un numero italiano può effettivamente trovarsi all’estero, se l’utente è in roaming. Gli operatori dovranno quindi distinguere tra utilizzi leciti e frodi, evitando blocchi indebiti.
Lo spoofing è un problema noto da anni, ma finora gli interventi erano lasciati alla buona volontà degli operatori. Dal 2023 l’Agcom ha sollecitato azioni più decise, ma solo con la recente delibera è arrivato un obbligo formale. In passato, solo alcune compagnie avevano adottato forme di blocco parziale, ad esempio sui numeri non esistenti. Ma non bastava: le chiamate con numeri legittimi ma contraffatti continuavano a passare. Il nuovo sistema non utilizza tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, ma si basa su tecniche di analisi consolidate adattate però all’ecosistema delle telecomunicazioni attuale.
Grazie a queste misure, sarà molto più difficile per truffatori e call center esteri mascherarsi con numeri italiani per raggirare gli utenti. Una svolta attesa da milioni di cittadini, spesso bombardati da telefonate ingannevoli che sfuggivano ai filtri antispam degli smartphone e ostacolavano i controlli delle autorità. Lo scopo finale non è solo proteggere i consumatori, ma anche ripristinare la fiducia nelle comunicazioni telefoniche. Rispondere a una chiamata con prefisso italiano, d’ora in poi, potrà tornare ad essere un gesto sicuro.
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