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Lavoro
01 Luglio 2025 - 11:45
Immagine di repertorio
Nel contesto europeo, il divario salariale tra uomini e donne rimane una questione aperta, con le donne che guadagnano il 13% in meno rispetto ai colleghi maschi. Per combattere questo squilibrio, la Direttiva Europea 2023/970, che entrerà in vigore nel giugno 2026, introduce una maggiore trasparenza salariale.
Il cambiamento più significativo riguarda la possibilità per ogni lavoratore di conoscere gli stipendi di colleghi e colleghe, suddivisi per genere e ruolo, senza più limitazioni contrattuali sul discorso delle retribuzioni. Le aziende dovranno rispettare questa normativa o affrontare sanzioni, dimostrando di non aver attuato discriminazioni salariali.
Il nuovo approccio si traduce in un’opportunità strategica per le imprese: come spiega Miriam Quarti, esperta di Reward & Engagement, la trasparenza salariale contribuisce a creare un ambiente più equo e inclusivo, promuovendo una cultura aziendale più sostenibile e a vantaggio della reputazione del brand.
Oltre alla trasparenza, la Direttiva include anche obblighi per le aziende di condividere informazioni sui livelli retributivi, con l’obiettivo di ridurre il divario e aumentare la consapevolezza su questo tema fondamentale.
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