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Fine vita

Fine vita, primo passo al Senato: adottato il testo base

Emendamenti entro l’8 luglio, in Aula il 17

Fine vita, primo passo al Senato: adottato il testo base

Il disegno di legge sul fine vita muove i primi passi al Senato. Le commissioni Giustizia e Sanità hanno adottato il testo base, redatto dai relatori Pierantonio Zanettin e Ignazio Zullo. Gli emendamenti potranno essere presentati entro l’8 luglio alle ore 11. L’approdo in Aula è previsto per il 17 luglio.

Il testo disciplina le modalità con cui una persona affetta da una grave patologia può accedere al suicidio medicalmente assistito, secondo criteri definiti e verificati. È un tema che coinvolge aspetti etici, medici e giuridici, e che da tempo attende una regolamentazione precisa.

Le principali novità del testo

Tra i punti centrali del disegno di legge:

  • Termine ridotto: il periodo minimo per ripresentare una richiesta di accesso al suicidio medicalmente assistito, nel caso sia stata respinta per mancanza dei requisiti previsti dalla sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019, scende da quattro anni a sei mesi (180 giorni).

  • Verifica dei requisiti: la richiesta potrà essere ripresentata solo se l’interessato dimostrerà di aver acquisito nel frattempo tutti i requisiti richiesti.

  • Cambia il nome del Comitato: scompare l’aggettivo “etico” dalla denominazione dell’organo incaricato di valutare le richieste. Si chiamerà "Comitato nazionale di valutazione” e manterrà la composizione prevista nelle versioni precedenti.

  • Composizione e incarico: il Comitato sarà composto da sette membri – tra cui un giurista, un bioeticista, tre medici con diverse specializzazioni, uno psicologo e un infermiere – e svolgerà la sua funzione a titolo gratuito, per un mandato di cinque anni.

Escluso il Servizio sanitario nazionale

Uno degli aspetti più discussi riguarda l’esclusione del Servizio sanitario nazionale dalla procedura: il personale, le strumentazioni e i farmaci non saranno messi a disposizione del sistema pubblico. Una scelta che solleva interrogativi sull’equità dell’accesso alla misura, soprattutto per i malati che non dispongono di risorse economiche proprie.

Ora si apre la fase degli emendamenti. La discussione parlamentare entrerà nel vivo nei prossimi giorni, con l’obiettivo – per molti, urgente – di definire una cornice normativa chiara, dopo anni di vuoti legislativi e sentenze chiamate a colmare l’assenza del Parlamento.

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