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Adolescenti e social
04 Luglio 2025 - 15:15
Viviamo in un mondo sempre più connesso, dove anche i più giovani iniziano a esplorare il web in tenera età. Ma chi garantisce che lo facciano in sicurezza? L’Unione Europea sta affrontando una sfida importante: introdurre una maggiore età digitale comune a tutti i Paesi membri, un’età minima per accedere ai servizi digitali – social media inclusi – con il consenso attivo dei genitori.
L’obiettivo è semplice: offrire ai ragazzi un ambiente online più sicuro, costruito su regole chiare e condivise. L’idea è quella di definire un’età digitale minima – sulla falsariga della maggiore età anagrafica – oltre la quale i minori possano accedere autonomamente alle piattaforme digitali. Al di sotto di questa soglia, invece, l’accesso dovrebbe essere autorizzato e controllato dai genitori.
Tra le realtà che sostengono questa direzione c’è anche Meta (la società di Facebook e Instagram), che ha espresso il suo appoggio a una soluzione armonizzata a livello europeo, ma a patto che sia basata su tre pilastri fondamentali:
Meta ha voluto inoltre chiarire che il suo sostegno alla maggiore età digitale non significa approvare divieti rigidi o blocchi totali sui social. Secondo l’azienda, questo tipo di approccio rischia di essere controproducente: esclude i genitori dalle decisioni, si concentra su una sola categoria di app (i social) e ignora il fatto che molti ragazzi usano queste piattaforme per imparare, esprimersi e connettersi al mondo. Servono, dice Meta, strumenti intelligenti e flessibili, che tutelino i più giovani senza privarli delle opportunità offerte dal digitale.
Nel frattempo, l’UE continua a lavorare su una proposta concreta per implementare un sistema di verifica dell’età che funzioni in modo trasversale. Una delle ipotesi più discusse è quella di un “wallet digitale”, una sorta di portafoglio elettronico in cui i cittadini possano conservare certificazioni verificate (come l’età) senza dover condividere dati personali sensibili ogni volta che accedono a un servizio online.
Alcuni Stati membri stanno spingendo anche per introdurre misure aggiuntive, come:
Anche Meta, da parte sua, ha già implementato alcuni strumenti nei suoi servizi, come gli Account per Teenager, che includono protezioni integrate per limitare i contatti indesiderati e i contenuti non adatti.
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