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Strage di Brandizzo - Il dubbio del sindaco Paolo Bodoni: «La velocità del treno non era eccessiva?»

Il primo cittadino ai microfoni dopo la morte dei cinque operai investiti nella notte sulla Torino-Milano

Il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, è stato tra i primi ad accorrere in stazione: «Pensavo a un gesto tragico, come avviene a volte. Solo quando sono arrivato qui ho capito». Proprio per questo, è riuscito a raccogliere, direttamente dagli operai, l’indicazione che nelle ore successive è diventata poi la principale pista d’indagine: «Mi hanno parlato forse di un errore di comunicazione tra la squadra presente sul posto e chi doveva coordinare i lavori - spiega il primo cittadino - ma saranno magistratura e la stessa Rfi a dover fare le loro indagini e venire a capo di questa tragedia. Certamente un errore umano è avvenuto perché i macchinisti si sono trovati di fronte questa squadra di operai».

Ma c’è un altro aspetto di quanto avvenuto ieri notte che lascia interdetto il sindaco: «Non sono un addetto ai lavori però direi che 160 chilometri orari nei pressi di una stazione ferroviaria non siano la velocità giusta. Mi chiedo anch’io, come cittadino, se questa è una velocità corretta vicino a una stazione».

Bodoni però non è un semplice cittadino e da sindaco questa domanda ha potuto farla a chi di dovere: «Questa notte ho chiesto a Rfi se questa è una velocità corretta, ma non mi hanno saputo rispondere». Bodoni ha poi espresso la propria vicinanza e quella di tutta Brandizzo alle famiglie delle vittime: «Un pensiero va subito a loro, ai figli, alle mamme, alle mogli che hanno perso queste cinque persone che svolgevano il loro lavoro».

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