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IL REPORTAGE

L'ultimo saluto alla piccola Laura: «Ora hai vinto la morte, ci sforzeremo di sorridere per te»

Migliaia di persone al funerale della giovane vittima dello schianto delle Frecce Tricolori a San Francesco al Campo, alla cerimonia anche la mamma Veronica e il fratellino Andrea accompagnati da papà Paolo. In prima fila in chiesa il ministro della Difesa, Guido Crosetto

Un applauso che non sembra voler smettere, quasi a coprire i singhiozzi e il pianto mentre la bara bianca della piccola Laura Origliasso lascia la chiesa di San Francesco e una nuvola di palloncini bianchi e rosa si alza in cielo. «Addio Laura, continueremo a sorridere come avresti voluto tu». L’ultimo pensiero delle sue maestre è quello che le migliaia di persone accorse a renderle l’estremo saluto ascoltano sul sagrato, continuando ad asciugarsi gli occhi. Sono migliaia le persone accorse da Torino e dal Canavese, molte le autorità a partire dal ministro della Difesa, Guido Crosetto e il sindaco Stefano Lo Russo, il presidente del Consiglio della Regione Piemonte, Stefano Allasia e l’assessore Andrea Tronzano. Ad accompagnare la salma, mazzi di fiori a forma di cuori e orsacchiotti oltre a numerosi gonfaloni, tutti concentrati nella piazza principale del paese, dove all'ora di pranzo si erano dati appuntamento i compagni di scuola della bimba e gli amici con cui il fratellino gioca a calcio.

E a Laura si è rivolto direttamente anche don Alessio nell'omelia, quasi faticando a pronunciare le parole con cui ha provato a consolare nelle scorse settimane una comunità sconvolta dal dolore. «Lasciate che i bambini vengano a me, dice il Vangelo. E noi siamo qui a favorire Laura su questa strada verso Cristo nella luce e nella pace. Non è semplice, lo so e ce lo siamo detti più volte. Per questo ho scelto di scrivere a Laura, rivolgendomi a lei visto che un po’ ci conoscevamo» ha esordito il parroco, parlando poi a quella bimba di cinque anni che, quasi ogni giorno, frequentava la parrocchia e l'oratorio.

 

«Carissima Laura, non sapevo come gestire questa celebrazione, sapevo che ci sarebbe stata tanta gente, tutti coloro che ti conoscevano, compagni, amici, insegnanti. I tuoi genitori e il tuo “fratellone” che è ormai grande e tanti altri che sono qui per conoscerti un po’ più da vicino. Ho chiesto a te, perché come ogni bambino, vedi le cose da una angolatura diversa: oggi le vedi come miliardi di persone che stanno nei cieli con Dio, nei cieli, non in cielo. Cioè in paradiso, là dove è la nostra patria. Andiamo tutti verso quella meta- So cosa vorresti tu, qui, appena fuori da quella porta correresti con le tue amiche e i tuoi amici, rideresti, ti nasconderesti per scherzare e ti chiederesti “cosa ci fa qui tutta questa gente?”. Non lasciarli soli. Sarebbe anche bello organizzare una festa, così, per farli divertire e non farli pensare a cose troppo tristi. Così vorresti tu. Grazie per la tua piccola grande vita, grazie per tutto ciò che sei riuscita a dirci e a darci». E il ricordo di Laura si farà una presenza concreta. «Pianteremo un ulivo nella nostra scuola: la presenza di Laura  rimane» ha concluso don Alessio lasciando l'addio alle maestre: «Ci sforzeremo di sorridere sempre come facevi tu».

A San Francesco al Campo è stato proclamato il lutto cittadino per l'intera giornata come a Borgaro e Mathi, paese d'origine della mamma di Laura, mentre le scuole di San Maurizio Canavese hanno osservato un minuto di silenzio. «Oggi è una giornata brutta, molto dolorosa» sottolinea il sindaco, Diego Coriasco. «Una tragedia che ha coinvolto non solo la nostra comunità dove tutti si conoscono ma sentita da tutta Italia cone dimostrano i numerosi messaggi di cordoglio che sono arrivati in questi giorni».

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