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50 ANNI FA IL DISASTRO DI CASELLE

«I corpi coperti dai teli e quella scia di rottami e bagagli fino all’aereo»

Il racconto del testimone della tragedia del Fokker Itavia

E' passato mezzo secolo dalla tragedia del volo Itavia precipitato in fase di atterraggio a Caselle. E proprio la città aeroportuale, in occasione dell'anniversario, ha organizzato una mostra a cui vanno i più giovani, per scoprire cosa era accaduto 50 anni fa, ma anche chi quel giorno era presente. Testimoni che hanno partecipato ai soccorsi, che si sono trovati lì per caso, che sono accorsi alla notizia dell’aereo caduto e anche chi, come Antonio Bussano, era lì perché lavorava alla Sagat. E che ha voluto rivedere le foto di quel drammatico giorno per ricordare quanto visto coi propri occhi.

Tragedia dell'Itavia, ecco cosa accadde 50 anni fa e le iniziative per commemorare le vittime:

«Avevo passato il Capodanno ad Agliè - ricorda - e stavo tornando a casa quando, all’altezza del cimitero di Caselle ho trovato la strada chiusa, con carabinieri e vigili. Non sapevo cosa fosse accaduto, me lo hanno detto loro. Non volevano farmi passare ma quando ho detto che ero della Sagat me lo hanno permesso. Tutta la strada era un via vai di mezzi di soccorso, per terra c’era talmente tanta schiuma che sembrava neve e i corpi coperti dai teli. Ma quello che mi aveva colpito di più era una “striscia” di effetti personali dei passeggeri, bagagli e di rottami che si allungava per due-trecento metri prima dell’aereo vero e proprio che era spezzato in due».

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