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Sanità
27 Marzo 2024 - 21:30
Che la sanità sarà uno dei “pilastri portanti” della prossima campagna elettorale lo dicono i fatti, a partire dalla grande manifestazione collettiva dei sindacati che - lo scorso anno - ha portato a sfilare sotto il Grattacielo della Regione oltre 12mila persone tra sindacalisti del comparto tra cui medici, infermieri e operatori sociosanitari. E che il bilancio - anche l’ultimo preventivo della prima legislatura Cirio - prevedesse 25 milioni di euro come stanziamento annunciato solo per smaltire le annose liste d’attesa - sta altrettanto nel quadro della realtà e in un finanziamento complessivo da 12 miliardi di euro. Non fosse che già la scorsa settimana l’opposizione ha bacchettato il governatore in sede d’approvazione della manovra.
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Lo stesso Alberto Cirio che, ieri mattina, ha chiuso però un accordo significativo con le parti sociali proprio sull’annoso problema ereditato da almeno due legislature a questa parte. Così, mentre nell’assoluta e apparente quiete delle discussioni interne alla coalizione di centrodestra non pare ci sia troppa fretta di chiudere accordi e liste sul Piemonte, Alberto Cirio incassa un risultato da giocarsi con quello che sarà il suo “Piemonte nel cuore” o la lista che lo sosterrà dal partito di cui è vicesegretario e che ha già presentato Forza Italia, la scorsa settimana. «Migliorare e garantire l’accesso alla cura a tutte le cittadine e i cittadini, riducendo il più possibile le liste e i tempi di attesa» rivendica il governatore, forte della firma ottenuta dai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Giorgio Airaudo, Luca Caretti e Giovanni Cortese per condividere il piano di riduzione delle liste d’attesa. «Dal 2022 abbiamo un piano straordinario sulle prestazioni più urgenti, come certificato anche dalla Corte dei Conti».
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