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Sanità

Cirio porta a casa l'accordo con i sindacati sulle liste d'attesa: «Quest'anno faremo 212mila in più»

La Regione Piemonte ha appena stanziato altri 25 milioni di euro per smaltire gli arretrati che si trascinano almeno da dieci anni

Che la sanità sarà uno dei “pilastri portanti” della prossima campagna elettorale lo dicono i fatti, a partire dalla grande manifestazione collettiva dei sindacati che - lo scorso anno - ha portato a sfilare sotto il Grattacielo della Regione oltre 12mila persone tra sindacalisti del comparto tra cui medici, infermieri e operatori sociosanitari. E che il bilancio - anche l’ultimo preventivo della prima legislatura Cirio - prevedesse 25 milioni di euro come stanziamento annunciato solo per smaltire le annose liste d’attesa - sta altrettanto nel quadro della realtà e in un finanziamento complessivo da 12 miliardi di euro. Non fosse che già la scorsa settimana l’opposizione ha bacchettato il governatore in sede d’approvazione della manovra.

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Lo stesso Alberto Cirio che, ieri mattina, ha chiuso però un accordo significativo con le parti sociali proprio sull’annoso problema ereditato da almeno due legislature a questa parte. Così, mentre nell’assoluta e apparente quiete delle discussioni interne alla coalizione di centrodestra non pare ci sia troppa fretta di chiudere accordi e liste sul Piemonte, Alberto Cirio incassa un risultato da giocarsi con quello che sarà il suo “Piemonte nel cuore” o la lista che lo sosterrà dal partito di cui è vicesegretario e che ha già presentato Forza Italia, la scorsa settimana. «Migliorare e garantire l’accesso alla cura a tutte le cittadine e i cittadini, riducendo il più possibile le liste e i tempi di attesa» rivendica il governatore, forte della firma ottenuta dai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Giorgio Airaudo, Luca Caretti e Giovanni Cortese per condividere il piano di riduzione delle liste d’attesa. «Dal 2022 abbiamo un piano straordinario sulle prestazioni più urgenti, come certificato anche dalla Corte dei Conti».

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