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Le Ferrari danno spettacolo in piazza San Carlo per la 1000 Miglia

Ben 120 vetture del Cavallino hanno inaugurato la prima tappa dell'edizione 2024

Il rombo assordante dei motori. E tanto pubblico nonostante la pioggia. Ad aprire la passerella allestita dall’Automobile Club Torino, ieri sera in piazza San Carlo, non potevano che essere loro, le “Rosse” del Cavallino. Ben 120 Ferrari che rappresentano la “crema” delle 420 vetture di quella che Enzo Ferrari definiva «la corsa più bella del mondo». È la 1000 Miglia, che per l’edizione 2024 ha avuto come prima tappa Torino. Per la prima volta il capoluogo piemontese ha accolto la rievocazione storica della 1000 Miglia, un grande museo viaggiante con 420 auto storiche - tutte inerenti le edizioni sportive che si sono corse tra il 1927 e il 1957 - alle quali si sono aggiunte le 120 Ferrari.

E sono state proprio le vetture del Cavallino a inaugurare lo show nel “salotto buono”. A seguire in ordine di anzianità le 420 vetture storiche. Presenti il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessore Mimmo Carretta. Per un programma che ha previsto l’arrivo da Brescia all’Iveco Industrial Village di strada Settimo. Quindi, il trasferimento attraverso le strade di Barriera di Milano verso la passerella lungo via Roma, con l’accoglienza in piazza San Carlo. Oggi alle 13, dal Palavela, le 420 vetture storiche ripartiranno alla volta delle Langhe, del Monferrato e quindi di Genova e Viareggio. La prima Ferrari partirà alle 5.45, mentre le storiche scatteranno alle sette. Per ottenere l’arrivo di tappa di ieri, l’Ac Torino ha dovuto battere le candidature di altre località e non è stato facile, neanche finanziariamente ma, spiega il presidente Piergiorgio Re: «Torino merita l’occasione di riunire le sue anime di città del lavoro, della creatività, delle professioni, della ricerca. Un evento che riassume cultura, economia, sport e società».

Molti gli equipaggi stranieri, provenienti da 28 nazioni. A Torino la 1000 Miglia, prima di ieri sera, era transitata solamente in altre due occasioni, nel 1947 e nel 1948. Cioè più di settant’anni fa. E sono stati numerosi i piloti torinesi che si sono cimentati nella più impegnativa corsa del mondo. Con più o meno successo, primo fra tutti il primo campione del mondo di Formula 1, Nino Farina. E poi ancora Gino Munaron, i fratelli Gino e Piero Valenzano, Marino Brandoli, Pierino Avalle (che in questa competizione ha perso la vita), Salvatore Ammendola ed Emilio Christillin (presidente dell’Ac Torino dal 1970 al 2001). E ovviamente Carlo Mario Abate, che vinse l’assoluto nell’edizione del 1959 di regolarità ripresa dopo l’interruzione per il terribile incidente di Guidizzolo, costato la vita al ferrarista Alfonso De Portago e ad altre dieci persone nel 1957. Una scuderia torinese, il Racing Club 19, aveva vinto con Alberto Ascari (due volte campione del mondo di Formula 1, ultimo pilota italiano a conquistare il titolo iridato) la Mille Miglia nel 1954, con la Lancia D24.

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