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Presidenziali Usa
11 Settembre 2024 - 11:35
In un confronto segnato da affondi decisi, scivoloni imbarazzanti e momenti di alta tensione, il primo (e forse unico) dibattito televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump ha avuto luogo a Filadelfia, città emblema della democrazia americana e snodo cruciale per la corsa alla Casa Bianca. Per novanta minuti, i due candidati si confrontano su una vasta gamma di temi, dall'economia alla guerra in Ucraina, dal conflitto a Gaza al diritto all'aborto, passando Kamala Harris, in particolare, ha cercato di definirsi come l'alternativa alle figure dominanti della politica americana: "Non sono né Biden né Trump, sono la leader di una nuova generazione", ha dichiarato la vicepresidente, rivolgendosi non solo ai milioni di americani ancora incerti, ma anche direttamente al suo avversario, con un gesto simbolico di introduzione: "Piacere, Kamala Harris". Harris ha poi puntato su un messaggio di rinnovamento, distanziandosi, per la prima volta in modo netto, dall'attuale amministrazione.
Con una combinazione di calma e determinazione, Harris è riuscita a mettere all'angolo Trump in diversi momenti chiave del dibattito, non esitando a utilizzare contro di lui alcune delle sue stesse tecniche retoriche. Tra le sue accuse più pungenti, quella di "aver venduto gli Stati Uniti alla Cina" con la politica dei chips, e quella di essere in combutta con dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong Un, i quali "fanno il tifo per lui perché lo possono manipolare". Harris ha rincarato la dose con un attacco sarcastico, ricordando le lettere d'amore tra Trump e il leader nordcoreano, e ha sottolineato il pericolo che rappresenta l'amicizia con Putin: "Se Trump fosse presidente, Putin sarebbe seduto a Kiev con gli occhi puntati sull'Europa. L'aborto è stato un altro tema caldo del confronto, su cui Harris si è mostrata decisa: "Il governo e soprattutto Donald Trump non dovrebbero dire a una donna cosa fare con il suo corpo." Di fronte a questa fermezza, Trump è inciampato, accusando i democratici di voler consentire l'aborto fino al "nono mese" e confondendo la Virginia con la West Virginia. Nel corso del dibattito, Harris ha cercato di ricordare agli elettori il passato di Trump come presidente, definendolo "disastroso". "Trump ci ha lasciato la disoccupazione più alta dalla Grande Depressione," ha attaccato, criticando anche la gestione della pandemia da Covid-19. Harris ha trattato anche sul tema dell'immigrazione, accusando Trump di non avere il diritto di parlare di "crimini dei migranti" data la sua stessa condizione legale.
Trump, dal canto suo, ha riproposto i classici della sua retorica: Harris è stata definita una "marxista" che "ha distrutto il paese", e ha predetto che il suo governo porterà gli Stati Uniti alla rovina entro due anni. Tuttavia, a tratti, Trump è apparso nervoso e confuso, specialmente di fronte alla calma di Harris, e ha commesso diversi errori, tra cui il riproporre la falsa teoria cospirativa secondo cui gli immigrati haitiani mangiano i gatti. Quando è stato toccato il tema della razza, Trump ha tentato di liquidare la questione con un commento sprezzante: "Non me ne potrebbe fregare di meno. Qualunque cosa voglia essere, per me va bene, decida lei." Harris, invece, ha risposto con sicurezza anche agli attacchi sul ritiro dall'Afghanistan, un punto dolente per l'amministrazione Biden, ribaltando la responsabilità su Trump. Alla fine del dibattito, Trump ha rivendicato di "non aver mai dibattuto così bene in vita sua", ma ha anche accusato i moderatori di essere stati "di parte". Harris, invece, ha chiesto subito un secondo dibattito, un gesto di forza e fiducia, e ha ricevuto persino l'endorsement di Taylor Swift.
TAYLOR SWIFT
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