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Il grattacielo è pronto dopo 18 anni d’attesa: «Saniamo una ferita» [IL VIDEO]

L’area affacciata su via Nizza è diventata regionale a luglio 2004. Ma i primi funzionari ci andranno a lavorare solo a fine novembre 2022: ci sono voluti diciotto anni per realizzare il grattacielo della Regione, di cui ieri c’è stata la “presa in carico” che segna la fine del cantiere. Infatti tutti, da Alberto Cirio a Stefano Lo Russo, chiedono “scusa per il ritardo” a chi vive e lavora nella zona: «Ma tutti i cittadini della regione hanno pagato per quest’opera - riflette il governatore - Infatti dedico a loro il grattacielo, che si chiamerà Piemonte». In realtà gli interni devono ancora essere arredati, tanto che nella cerimonia di ieri sono stati aperti solo il piano terra e la terrazza sulla vetta dei 204 metri di altezza (al 43esimo piano): «Do il buon esempio e sarò il primo a trasferirmi tra fine novembre e inizio dicembre - detta i tempi Cirio - E partirà da qui il tradizionale raduno dei Babbi Natale per i bimbi del Regina Margherita: si lanceranno dalla vetta».

Lo stesso governatore dice di non volersi guardare indietro, soprattutto quando gli viene fatta notare l’assenza del progettista, l’archistar Massimiliano Fuksas.

«Quando sono arrivato, il cantiere era praticamente fermo e abbiamo dovuto fare tre varianti - ricorda l’attuale governatore - Ma ora saniamo una ferita che ha minato la credibilità delle istituzioni». Anche il sindaco Stefano Lo Russo provoca: «Bisogna continuare la rivoluzione urbana di quest’area, con il Parco della Salute. Forse ora, vedendo lo sterrato dalla finestra, lo farete partire».

Intanto c’è il grattacielo, costato 284,5 milioni. Accanto c’è un centro servizi con auditorium da 300 posti e due sale eventi da quasi 100 posti l’una. Tra le novità, anche la passerella con copertura fotovoltaica che potrà essere percorsa a piedi o in bici, creando un collegamento diretto tra il sottopasso della stazione Lingotto e via Nizza. E ci sono 1.135 parcheggi su tre livelli: «Faccio anche notare che non useremo gas ma energia geotermica - ricorda l’assessore al bilancio, Andrea Tronzano - Il risultato è una meraviglia dell’architettura, nonostante fallimenti di imprese, pandemia e crisi. I cittadini hanno sofferto disagi enormi ma ora inizia una nuova era di prestigio e ricchezza a questa zona. Anche per i dipendenti, cui aggiungeremo un “maggiordomo aziendale” per aiutarli con una serie di servizi».

In via Nizza, entro giugno 2023, si trasferiranno tutti i 2mila funzionari regionali. Cosa sarà degli edifici attuali? «Il trasloco qui ci permetterà di lasciare subito le sedi in affitto e risparmiare fra i 15 e i 18 milioni di euro l’anno - rispondono Cirio e Tronzano - E venderemo i nostri palazzi, tranne quello di piazza Castello: a differenza di quanto pensava l’amministrazione precedente, lo terremo. Infatti ci siamo candidati per ospitare lì l’Autorità europea di antiriciclaggio. Ma, se non andasse a buon fine quell’opzione, c’è già un “piano B”». Quale? «Non posso ancora dirlo, ma abbiamo già definito l’utilizzo con un’istituzione importante del nostro Paese».

IL VIDEO di Tonino Di Marco

https://youtu.be/O8mRvHYbHW4
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