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L'operazione

Amianto e liquidi pericolosi: ecco perché la Finanza ha sequestrato la Delgrosso di Nichelino - IL VIDEO

Ennesimo capitolo nella vicenda dell'azienda fornitrice di Stellantis, che ha appena lasciato a casa 108 lavoratori

I sigilli della Guardia di finanza erano comparsi ieri sui cancelli della Delgrosso, azienda di Nichelino in crisi da tempo. E ora sono le stesse Fiamme gialle a spiegare perché hanno sequestrato gli stabilimenti della ditta di via Calatafimi, leader nella produzione di sistemi di filtraggio per Iveco, Stellantis e Cnh: all'interno c'erano lastre di amianto, rifiuti e oltre 100mila litri di liquidi pericolosi per la salute.

A eseguire il sequestro sono stati i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino insieme ai tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) del Piemonte, al termine di un'attività investigativa avviata dopo le voci di crisi dell'azienda. Così è stato scoperto che, nei capannoni industriali di Nichelino, erano stati accatastati rifiuti ogni tipo in violazione a qualunque legge in materia ambientale: vasche contenenti liquidi pericolosi (tra cui solventi, diluenti e svernicianti) derivanti da scarti di produzione, dieci container e numerosi sacchi di prolipopilene (i cosiddetti "bigbags"), all’interno dei quali erano accatastati quintali di rifiuti solidi e persino pannelli di amianto.

Inoltre l’attività ha consentito di rilevare la presenza di un tubo in plastica che probabilmente ha riversato, per anni, liquidi nocivi all’interno della rete fognaria. Per questo l’intera area industriale, circa 20mila metri quadrati, è stata sottoposta a
sequestro. Intanto è scattata la denuncia per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, che arriverà ai responsabili della società che si sono succeduti negli ultimi anni.

«L’operazione testimonia il nostro impegno nelle attività di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale che, se non prontamente repressi, possono determinare gravi conseguenze per la salute della collettività» rivendicano dalla Guardia di finanza. Per la Delgrosso è l'ultima tappa di un declino che, un paio di mesi fa, ha costretto la proprietà a portare i libri contabili in Tribunale e aprire la procedura di liquidazione giudiziale. Pochi giorni fa l’epilogo amaro per i 108 dipendenti, da mesi senza stipendio e in attesa di un nuovo acquirente che voglia acquisire almeno un ramo della società. Una speranza che, ora dopo questo sequestro, rischia di diventare impossibile da trasformare in realtà.

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