Cerca

Come una Disneyland: nel cantiere Eurovision, il più grande show tv [VIDEO]

Sulla facciata esterna il Pala Alpitour sfoggia i suoi cinque cerchi olimpici a ricordare a chi passa dalle parti di piazza d’Armi quanto Torino sia stata nel 2006 la città delle Olimpiadi. Dentro, un imponente squadra al lavoro, si parla di 600 persone tra maestranze e organizzatori, impegnate quasi h 24 per la realizzazione del più grande evento televisivo del mondo non sportivo: l’Eurovision Song Contest. A organizzarlo Ebu (European Broadcasting Union) in collaborazione con la Rai e il Comune di Torino. Costo complessivo dell’operazione da parte della Città, compreso l’Eurovillage del Valentino, 10 milioni di euro circa, molti dei quali a carico degli sponsor, mentre per la ricaduta si parla di cifre fino a 100 milioni di euro. Per la prima volta da quando sono iniziati i lavori il 6 marzo scorso, ieri giornalisti e telecamere sono potuti entrare all’interno del palazzetto il quale lentamente si sta trasformando nella Disneyland dell’intrattenimento dove, a partire dal 4 maggio, prenderanno il via le prove dei 40 concorrenti di altrettanti Paesi europei, tra loro anche l’Australia, in vista delle semifinali del 10 e 12 maggio e della finalissima del 14. Il 23 aprile i lavori dovranno essere terminati, il 29 inizieranno a giungere in città le prime delegazioni. L’8 maggio festa di apertura alla Reggia di Venaria. Siamo al giro di boa, in sostanza, e oggi, a partire dalle 10 di questa mattina, avranno inizio le prevendite online dei biglietti sul circuito TicketOne con prezzi che variano da 10 euro (per le prove) a 350 (la finalissima), capienza massima 7.000 persone. I fan sono in attesa da giorni computer alla mano, «tanto che si prevede il sold out in pochissime ore». Come ha voluto sottolineare anche sindaco di Torino Stefano Lo Russo presente alla visita del cantiere Eurovision dove il Comune si sta occupando, insieme con il direttore del Centro di Produzione Rai di Torino, Guido Rossi, nonché head of event del Contest, della realizzazione delle aree esterne al palazzetto. E quindi delle tre mega tensostrutture di piazza d’Armi che ospiteranno 1.500 giornalisti provenienti da tutto il mondo e la loro Conference Room, collegate con un ponte alla Bouble Room dei cantanti e all’interno del Pala Olimpico. E’ qui che sfileranno Mahmood, Blanco, Achille Lauro, i presentatori Laura Pausini, Mika, Alessandro Cattelan, i Maneskin, ospiti d’onore della serata finale, e tutte le altre grandi star annunciate e non. E’ da qui che raggiungeranno il mega palcoscenico a forma di sole che presto si colorerà di giallo, così come ha voluto la sua ideatrice, la scenografa Francesca Montinaro. Si illuminerà con migliaia di luci di cui oggi si può vedere solo lo scheletro. Non sarà semplicemente un palco per le esibizioni, ma rappresenterà il “Sound of Beauty”, l’energia vitale della musica. Lo spettacolo, che avrà un’unica regia internazionale e non verrà mai interrotto dal vivo, comprenderà anche una sorta di piscina di fronte al palco, una fontana, e la Green Area, con fiori e piante vere, dove gli artisti attenderanno la loro esibizione. Il lavoro è a metà dell’opera, ma le emozioni del mega show che presto, tra un mese, coinvolgerà Torino, iniziano a essere palpabili. «Io e Simona (Martorelli, ndr) siamo in città già da un po’ e siamo al lavoro ininterrottamente da agosto - ha detto Guido Fasulo, vice direttore di Raiuno e insieme con la Martorelli executive producer di Eurovision - e adesso manca davvero poco. Attendiamo 40 artisti, ognuno di loro avrà circa 20 persone al seguito per realizzare delle performance, noi ci stiamo occupando di rendere loro possibile qualsiasi show». Ogni prova non durerà più di 3 minuti, ma rimarrà indelebile, probabilmente per la storia della tv, di sicuro per quella di Torino.

https://youtu.be/vB1qVnzmd2o
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.