l'editoriale
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08 Luglio 2021 - 06:00
Fumogeni, colpi di clacson, petardi e centinaia di bandiere dell'Italia che sventolavano fino a tarda notte. Una folla di tifosi in festa ha invaso piazza Vittorio martedì sera dopo l'ultimo rigore messo a segno da Jorginho che ha permesso alla nostra nazionale di battere le furie rosse spagnole e di accedere alla finale dei campionati europei. Una vittoria sofferta ma quanto mai desiderata dai tifosi e da migliaia di giovani accorsi anche da fuori città per festeggiare finalmente tutti insieme dopo un anno e mezzo di restrizioni e divieti. Era infinita la fila di auto che procedevano in carovana su via Po: la gente si affacciava dai finestrini, si sedeva sul cofano e spuntava perfino dai bagagliai aperti, agitando tricolori e cantando a squarciagola l'inno che ci ha portato tanta fortuna nei Mondiali del 2006. Il cielo sopra piazza Vittorio era attraversato da palloni da calcio che bucavano le nuvole colorate prodotte fumogeni. L’euforia incontenibile per la vittoria si è protratta fino alle due di notte tra fischi di trombette a ripetizione, rombi dei motori e sgommate. Diverse persone sono anche salite sul tetto di un bus. L’autista ha dovuto fermare la corsa per evitare di investire le centinaia di tifosi azzurri che invadevano le strade. A festeggiare c'era anche qualche famiglia con bambini al seguito. Ma miracolosamente non si è verificato nessun incidente.
«Dopo oltre un anno di chiusura non vedevo l’ora di tornare in piazza a fare baldoria con gli amici. Sono felicissimo» spiega Giuseppe vestito con la maglia della nazionale. In mano ha una trombetta e non smette un attimo di suonarla. «Siamo tutti euforici, ci sembra di tornare finalmente a vivere» grida Giulia, sovrastata dallo scoppio di petardi e inni cantati in coro. Gabriele è arrivato a festeggiare in sella al suo scooter: «E’ un’emozione enorme vedere la nazionale di nuovo in finale dopo tutti questi anni». «Era da troppo tempo che aspettavamo - aggiunge Luca, con la parrucca tricolore in testa e un sorriso stampato sul volto -, non c’era momento migliore di questo». C’è poi chi non crede ai propri occhi: «Non mi sembra vero - dice Vanessa - di vedere una piazza cosi animata. Mi è mancato festeggiare in mezzo alla folla». I festeggiamenti non sono mancati neppure in altre zone della città. Piazza Santa Giulia ad esempio era gremita di gente, così molti quartieri della periferia da dove sono partiti perfino fuochi d’artificio.
Ora però l’attenzione è tutta puntata sulla finalissima di domenica che si disputerà di nuovo a Wembley. «Lo stadio di Londra ci ha portato fortuna - dice Antonio - speriamo di vincere anche questa volta». «Se per la semifinale c’è stato tutta questa enfasi - sottolinea Francesca - non so proprio cosa potrebbe ancora accadere se si aggiudicassimo l’Europeo».
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