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Lo studio

Disturbi olfattivi: in Italia oltre il 50% degli anziani colpiti, al via la campagna per una diagnosi tempestiva

Nasce la campagna "Mettiamocilnaso" per sensibilizzare e promuovere la diagnosi precoce con nuove terapie disponibili

Una percentuale compresa tra il 9,5% e il 15,3% della popolazione adulta soffre di disturbi olfattivi, una condizione particolarmente preoccupante tra le persone anziane, in quanto supera il 50% tra coloro che hanno più di 65 anni e colpisce tre quarti degli ultraottantenni.

Questi dati hanno portato alla nascita della campagna "Mettiamocilnaso", promossa dalla Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale (SIOeChCF), la quale è stata presentata oggi a Roma. Secondo Marco Radici, presidente della SIOeChCF, i disturbi dell'olfatto sono complessi da diagnosticare e trattare, soprattutto perché inizialmente vengono sottovalutati. Questi disturbi possono progredire gradualmente, con periodi di stallo a cui il paziente si può abituare, portando a un impatto significativo sulla vita sociale e relazionale, tanto che l'iposmia è considerata una vera e propria menomazione.

La campagna mira a sensibilizzare l'opinione pubblica e a promuovere una diagnosi tempestiva. Marco De Vincentiis, vicepresidente della SIOeChCF, sottolinea l'importanza di un'anamnesi dettagliata e di un esame obiettivo per individuare possibili cause, come rinosinusiti croniche, traumi o esposizione a sostanze tossiche, e ribadisce la disponibilità di strumenti moderni ed efficaci per la diagnosi. Inoltre, De Vincentiis fa presente che studi recenti hanno esplorato diverse terapie, in particolare i farmaci biologici, che rappresentano una soluzione terapeutica per la rinosinusite cronica con poliposi nasale, grazie alla loro capacità di ridurre l'infiammazione e controllare i sintomi.

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