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Nel quartiere Regio Parco

Incendio del mobilificio, i residenti raccolgono i vetri esplosi per le fiamme: IL VIDEORACCONTO

La disperazione del titolare: «Abbiamo l'assicurazione ma ora sarà difficile rimettersi in piedi»

«Adesso sarà dura rimettersi in piedi» ammette sconsolato Andrea Malandrino mentre si aggira con i vigili del fuoco all'interno del mobilificio aperto nel 1975 da suo papà e suo zio, Gianni e Carmelo.

Intorno alle 23.30 di ieri notte lo storico magazzino, compreso fra le vie Pergolesi e Cravero, è andato completamente a fuoco (il negozio si è trasferito di recente in via Gottardo): «Abbiamo sentito un odore acre, ci siamo affacciati dalla finestra e abbiamo visto il fuoco dall'altro lato della struttura - riporta Franco, che abita proprio sopra il mobilificio Malandrino - Poi l'incendio si è allargato a tutto il magazzino».

A quanto pare, nella struttura e vicino all'ingresso, c'erano molti scatoloni che contenevano i mobili. Tutto cartone che ha preso subito fuoco e ha dato vigore all'incendio: le fiamme erano visibili in tutto il quartiere Regio Parco e anche verso Barriera di Milano.

Molti abitanti della zona, a due passi dall'ospedale San Giovanni Bosco, sono stati svegliati dal rumore di botti simili a tuoni: alcuni erano i vetri del vicino condominio che esplodevano, poi raccolti questa mattina dai residenti per mettere in sicurezza la scala di accesso allo stabile.

Immediato l'intervento dei vigili del fuoco: le squadre della centrale e di Torino Stura hanno lavorato fino all'alba di oggi per spegnere l'incendio, aiutati anche dai colleghi dell'autobotte, dell'autoscala e del carro fiamma. In via precauzionale, durante la nottata, sono state evacuate le circa 40 persone residenti nei condomini che si affacciano proprio sopra il mobilificio:  «Per fortuna che stanotte non pioveva - guardano il lato positivo Franco e la sua vicina Enza - Siamo stati in strada dalle 23 alle 4 di stamattina».

Ora i pompieri, insieme ai carabinieri della Compagnia Oltre Dora, indagano per chiarire le cause del rogo: «Probabilmente si è trattato di un cortocircuito, visto che le fiamme sono partite da dentro» ipotizza Malandrino. Che esclude un'origine dolosa: «Non abbiamo mai avuto problemi, siamo in buoni rapporti con tutti e il lavoro andava bene: la gente ci conosce, in tanti anni di lavoro ci siamo fatti un nome». 

Non abbiamo mai avuto problemi, siamo in buoni rapporti con tutti e il lavoro andava bene: la gente ci conosce, in tanti anni di lavoro ci siamo fatti un nome

Andrea Malandrino, titolare del mobilificio andato a fuoco

Siete assicurati? «Per fortuna sì, non si sa mai cosa può succedere. Ma sarà comunque dura ripartire, stanotte ci hanno fatto una bella sorpresa». Sono dispiaciuti anche i residenti: «Noi siamo qui da quasi 50 anni e il mobilificio c'era già - ricorda Enza - E' un peccato, adesso sono rovinati».

Sul posto, stamattina, altre squadre dei vigili del fuoco e i tecnici del Comune per capire le condizioni del magazzino che si affaccia su via Pergolesi e dell'ufficio cui si accede da via Cravero. Al momento sono entrambi inagibili.

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