Cerca

IL GRANDE EVENTO

Olimpiadi, Cirio: «Assurdo fare il bob in Austria, rilanciamo la proposta italiana» (IL VIDEO)

Diverse opzioni al vaglio del governo, ma le location straniere «non sono la prima scelta»

Meno di 48 ore per decidere del destino della pista da bob per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. E proprio Cortina rischia di perdere il progetto attorno al quale gravita quasi tutto il dossier di presentazione. A beneficiare della “defiance veneta” potrebbe essere proprio il Piemonte che ora torna a riproporre la pista di Cesana, tramite le parole del presidente Alberto Cirio.

Cirio e la proposta italiana
«Gli organizzatori olimpici ci hanno fatto sapere di essere auto sufficienti. Sarebbe assurdo però che quella porta chiusa al Piemonte si aprisse in Austria» commenta sottile Cirio, rilanciando una «proposta tutta italiana». Dopotutto, il patrimonio olimpico del Piemonte c’è. Ed evidentemente, «costruire nuove opere vuol dire invadere la montagna» conclude il governatore.

Zaia difende Cortina
«Bocconi e Sapienza ci dicono che avremo un incremento di un miliardo e mezzo di Pil - ricorda il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -. Le Olimpiadi trascinano in modo virtuoso tutta una serie di opere che non avremmo mai fatto in questi tempi. Se dovessimo fare il computo del dare e dell’avere, il bilancio olimpico resterebbe positivo. Anche ci chiedessero di demolire la pista da bob il giorno dopo».

La pista costa 68 milioni di euro e poi c’è tutta una serie di opere accessorie, funzionali ma non fondamentali, che porta il bilancio a 102 milioni di euro. E ancora Zaia lancia la palla al governo: «Deciderà se andare avanti con questa negoziazione privata oppure no. Io non ho motivo di pensare che non si faccia a Cortina». In ogni caso «non c’è nessuna preclusione su Cesana» assicura il governatore, ma non manca di ricordare come Torino si sia sfilata dal Giochi quando ne ebbe l’occasione. «Credo si ricordino tutti come è andata».

La decisione del governo
«Sulla pista da bob, skeleton e slittino ci siamo riservati circa 48 ore per decidere, al fine di ottenere le informazioni e i dati che serviranno a chi dovrà prendere la decisione. Perché noi diamo indirizzi politici, poi a prendere la decisione tecnica sarà una società che si chiama Simico». ha fatto sapere ieri ministro dello Sport, Andrea Abodi, a margine del Festival delle Regioni. «Il piano B - ha aggiunto - è nelle opzioni. Ci sono offerte anche di località straniere. Valuteremo, con la lucidità e la freddezza necessaria. Quelle straniere non sono le prime scelte».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.