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GUERRA IN ISRAELE

Il cappellano del Toro bloccato a Gerusalemme con 27 torinesi

Don Riccardo Robella è alla guida di un gruppo sorpreso dall'inizio della guerra. Ecco il suo video su Facebook

C’è anche un gruppo di 27 pellegrini provenienti dal torinese tra le persone bloccate a Gerusalemme a causa dello scoppio del conflitto tra Hamas e Israele. Si tratta di un gruppo di fedeli composto per buona parte da cittadini di Nichelino, accompagnato da don Riccardo Robella, cappellano del Torino Calcio recentemente trasferito dalla Diocesi a guidare le parrocchie di Leinì e Mappano, ma per molti anni sacerdote della chiesa della Santissima Trinità di Nichelino. Per questo motivo la compagnia che viaggiava con lui è composta in gran parte da parrocchiani residenti nella cittadina della Palazzina di Caccia.

Il gruppo era partito il 2 ottobre per la Terra Santa e sarebbe dovuto rientrare in Italia nella giornata di lunedì. Ma la recrudescenza del conflitto ha convinto molte compagnie aeree a non decollare per ovvi motivi di sicurezza. Tra i voli sospesi, anche quello che doveva ricondurre a casa i pellegrini torinesi che fortunatamente al momento si trovano al sicuro nella Città Vecchia. Ieri, per rassicurare i parenti che in questo momento stanno attendendo il rientro dei loro familiari, il parroco ha pubblicato un brevissimo videomessaggio sul suo canale Youtube. «Stiamo bene» ha detto mostrando un volto (per quanto possibile) sereno e inquadrando il cielo che sovrasta i tetti di Gerusalemme. «La situazione al momento, almeno a Gerusalemme, è ancora tranquilla - ha rassicurato don Riccardo -. Come vedete c’è un po’ di fumo ma in tutta la zona la vita trascorre tranquillamente. Per il momento qui non ci sono stati scontri, che per quanto ne sappiamo noi sono concentrati a Gaza».

Non si sa ancora però quando i pellegrini potranno rientrare a casa, in Italia. La speranza è che il gruppo possa ripartire prendendo un volo entro la giornata di oggi. «Potremmo metterci un po’ a tornare a casa per la questione dei voli che sono bloccati - conclude - ma in qualche modo proveremo a farcela. Contiamo di vederci presto».

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